Nell’immaginario comune lo yoga è considerato una disciplina individuale, che può essere praticata in gruppo nel contesto di una stessa stanza, ma che rimane limitata, per così dire, alle proprie percezioni fisiche, mentali ed emotive.
Spesso infatti si raccomanda di non parlare durante la pratica, di non osservare chi pratica accanto a noi, e di rimanere concentrati su ciò che accade dentro di noi, piuttosto che preoccuparci di ciò che ci accade attorno.
In realtà l’obiettivo dello yoga è quello di creare unione e condivisione (la parola yoga significa, letteralmente, unione), non solo tra il nostro corpo e la nostra mente, ma anche tra noi e le persone che stanno vicino a noi, come il nostro partner, la nostra famiglia, e la comunità in cui viviamo.
Questo è un risultato che è possibile raggiungere attraverso la pratica individuale, in quanto ci aiuta a migliorare il nostro modo di relazionarci con noi stessi, e di conseguenza anche con gli altri.
Tuttavia esistono moltissime pratiche e posizioni yoga che possono essere fatte in coppia, e che hanno l’obiettivo di aiutarci a creare una connessione profonda con la persona con cui stiamo praticando, aiutandoci in questo modo a comprendere e cancellare il senso di separazione dall’altro, e contribuendo invece una sorta di unione fisica, mentale, emotiva ed energetica.
I benefici della pratica dello yoga in coppia sono davvero moltissimi, e per questo motivo abbiamo deciso di scrivere questo articolo e di condividere una serie di posizioni basiche ed avanzate che è possibile praticare in coppia, e alcuni consigli pratici su come iniziare.
- Cos’è e per chi è lo yoga in coppia?
- Benefici dello yoga in coppia
- 5 Posizioni yoga in coppia per principianti
- 5 Posizioni yoga di coppia intermedie ed avanzate
- Come iniziare
- Consigli etici e pratici
- Libro sullo yoga in coppia
- Conclusione
- Risorse utili
Cos’è (e per chi è) lo yoga in coppia?
Lo yoga in coppia, chiamato anche “partner yoga” è un aspetto della pratica yoga adatto a tutti, indipendentemente dall’età o dal livello di forma fisica.
È un’attività perfetta da condividere con il proprio partner, con i propri amici e con i propri familiari in quanto crea momenti di connessione e divertimento nella relazione.
Si tratta anche di una pratica molto utile per coinvolgere e stimolare sia i bambini che gli anziani, aiutandoli a scoprire e mantenere la loro mobilità ed a promuovere le relazioni interpersonali in questi momenti chiave della nostra vita.
Questo tipo di yoga non è da confondere con l’acro yoga o yoga acrobatico: anche questi stili di yoga si eseguono in coppia, tuttavia lo yoga acrobatico è uno stile che si ispira al circo, in cui le posizioni si eseguono con una persona che sostiene il partner (base), un’altra che esegue le posizioni acrobatiche (volatore) e possibilmente con una terza persona (spotter) che si preoccupa della sicurezza dell’esecuzione proteggendo il volatore da eventuali cadute.
Lo yoga in coppia invece offre due approcci principali, uno basato sull’aiuto reciproco, e l’altro sull’approfondimento delle singole posizioni, e può essere incorporato in una lezione di yoga in vari modi.
Si può infatti dedicare un’intera sessione all’esperienza dello yoga di coppia, oppure si possono introdurre alcune posizioni in coppia durante una lezione “classica” con l’obiettivo di promuovere un senso di unità e coesione tra gli studenti, ma anche per approfondire la comprensione delle singole posizioni.
Grazie all’aiuto di un partner infatti, possiamo esplorare più a fondo le sensazioni del nostro corpo, migliorando la nostra consapevolezza e rendendo la pratica ancora più gratificante.
I benefici dello yoga in coppia sono davvero tantissimi e vale la pena vederli uno alla volta nel capitolo successivo.
Benefici dello yoga in coppia
Devo confessarti che la prima volta che ho provato lo yoga di coppia mi sono sentita un po’ a disagio. Questa sensazione era causata dal fatto di dover praticare con uno sconosciuto.
Inizialmente non riuscivo a comprendere la necessità di dover fare yoga con un’altra persona e la mia reazione istintiva è stata quella di rifiuto.
“Perché dovrei praticare in coppia?” dicevo tra me e me “… lo yoga è bello proprio perché lo si fa da soli”.
Cercavo quindi delle scuse per giustificare il fatto che provassi una sorta di vergogna inconscia o rifiuto del contatto fisico con uno sconosciuto.
Tuttavia, dopo averlo sperimentato diverse volte durante corsi di formazione per insegnanti yoga, è iniziata a cambiare anche la mia relazione in riferimento a questa chiusura che non mi permetteva di esprimermi liberamente e di sentirmi a mio agio durante il contatto fisico con degli estranei.
Lo yoga di coppia, ed anche lo yoga acrobatico, mi hanno aiutata ad aprirmi e a fidarmi dell’altro, oltre a rendermi più consapevole delle mie reazioni istintive ed a rompere la barriere della vergogna, sentendomi finalmente libera di mostrarmi semplicemente per ciò che sono.
Nel farlo mi sono resa conto che condividere queste esperienze ha contribuito a creare un intenso scambio a livello energetico, a favorire uno spazio di apertura e condivisione straordinario, ed a generare un grande senso di tolleranza e comprensione nei confronti di me stessa e degli altri.
Praticare lo yoga in coppia, quindi, porta con sé una serie di fantastici benefici che coinvolgono mente, corpo ed emozioni.
Approfondiamo meglio quali sono…
Dal punto di vista fisico lo yoga in coppia favorisce un miglioramento notevole della flessibilità e della forza muscolare. Le posizioni coinvolgono spesso il supporto reciproco, il che permette di raggiungere posizioni più profonde e stimolanti. Inoltre, grazie alla collaborazione con il partner, e al fatto che in molte posizioni ci si sostiene a vicenda, le posizioni di yoga in coppia migliorano anche l’equilibrio e la coordinazione.
Da un punto di vista mentale, invece, lo yoga di coppia è un ottimo allenamento per la concentrazione, la consapevolezza, e per migliorare il senso di fiducia verso sé stessi e gli altri.
Mentre ti sforzi per mantenere la sincronia con il tuo partner, la tua mente si focalizza naturalmente sul momento presente, riuscendo così a liberarsi dallo stress e dai mille pensieri che sempre la tormentano. In questo modo si crea uno spazio di calma e serenità interiore.
In più, durante la pratica dello yoga di coppia, ci si affida al proprio partner per il supporto fisico e la sicurezza. Questa dipendenza reciproca aiuta a sviluppare la fiducia nel fatto che il tuo partner sarà lì per sostenerti, e viceversa, creando una maggiore sensazione di affidabilità reciproca.
Inoltre, poiché la pratica richiede un certo grado di comunicazione tra i partner, utile a coordinare i movimenti e le posizioni, essa contribuisce a migliorare la capacità di ascolto e la comprensione reciproca, contribuendo a costruire una fiducia più profonda nelle abilità di comunicazione.
E quando la pratica in coppia è contestualizzata all’interno di una relazione, questa esperienza di unità e fiducia reciproca può aiutare a migliorare la comunicazione e la comprensione all’interno della coppia, anche perché le sfide e le limitazioni fisiche affrontate insieme insegnano l’accettazione di sé e degli altri nelle situazioni difficili.
La realizzazione condivisa è un altro aspetto che rafforza la fiducia ed a migliorare la relazione: raggiungere insieme degli obiettivi condivisi crea infatti un senso di successo, che a sua volta rafforza la fiducia nelle proprie abilità e nella capacità del partner di contribuire al successo, oltre che favorire un senso di gioia condivisa.
Ridere e divertirsi durante le posizioni crea un’atmosfera leggera e positiva, contribuendo a superare lo stress e a creare ricordi preziosi insieme.
5 Posizioni yoga in coppia per principianti
Come abbiamo detto una delle grandi qualità dello yoga di coppia, oltre che dello yoga in generale, è che può essere praticato davvero da chiunque, a prescindere dal grado di esperienza nella pratica.
Vediamo di seguito 5 posizioni per principianti, perfette per essere praticate anche da chi sta compiendo i primi passi nel magico mondo dello yoga.
1. Posizione facile (Sukhasana)
Per eseguire la posizione facile (Sukhasana) sedetevi comodamente a terra con le gambe incrociate, e appoggiate le schiene l’una contro l’altra. Utilizzate tutti i supporti necessari per rendere la posizione comoda, ad esempio sedendovi su di un cuscino, o una coperta ripiegata o un blocco yoga.
Rilassate le braccia e le spalle facendo in modo che una schiena sostenga l’altra senza sforzare i muscoli o creare tensioni.
State in questa posizione per alcuni minuti con gli occhi chiusi, concentrandovi inizialmente ognuno sul proprio respiro ed in seguito cercando di coordinare lentamente il ritmo respiratorio con quello del partner.
2. Piegamento in avanti a gambe divaricate (Upavistha konasana)
In questa posizione ci si siede uno di fronte all’altro con le gambe divaricate, possibilmente con le piante dei piedi a contatto. Le mani agganciano rispettivamente i polsi del partner e le braccia sono distese.
Espirando, mentre una persona scende all’indietro, il partner si piega lentamente in avanti fino a dove è possibile, cercando, come nella corrispondente posizione di Hatha yoga (Upavistha konasana), di mantenere la schiena dritta.
Mantenete le braccia distese per tutta la durata della pratica evitando di forzare il movimento. Dopo alcuni respiri, ripetere la posizione invertendo i ruoli.
3. Posizione della sedia (Utkatasana)
Per eseguire la posizione della sedia in coppia, iniziate dalla posizione in piedi portandovi uno di fronte all’altro ad una distanza di circa quaranta centimetri, e con i piedi alla larghezza dei fianchi.
La posizione della sedia prevede di agganciare i rispettivi avambracci del partner e piegare le ginocchia come se ci si dovesse sedere su di una sedia mantenendosi in reciproco equilibrio.
Per eseguire la variante proposta nella fotografia qui sopra invece, agganciate la mano opposta del vostro partner (con la destra si prende la sinistra). Fate una torsione in direzioni opposte, ruotando il busto nella stessa direzione del braccio che aggancia il compagno/a e distendendo il braccio libero indietro, all’altezza della spalla. Piegate le ginocchia immaginandovi di sedervi su di una sedia.
La posizione dovrebbe risultare comoda, con la sensazione di sentirsi sostenuti, equilibrando la giusta trazione e sostegno.
4. Posizione della Barca (Navasana)
Per fare la posizione della barca mettetevi seduti uno di fronte all’altro con le gambe piegate. Regolate bene la distanza in modo da poter afferrare le mani o i polsi l’uno dell’altro.
Successivamente, assicuratevi di essere stabili sui glutei, e portate le piante dei piedi a contatto facendo una leggera trazione all’indietro per mantenere l’equilibrio. Se possibile, distendete completamente le gambe.
5. Posizione del bambino e del pesce
Questa posizione in coppia prevede che si eseguano due asana distinti, ovvero la posizione del bambino (Balasana), mentre il partner esegue la posizione del pesce (Matsyasana).
Inizia la persona che esegue la posizione del bambino nella sua variante con le braccia allungate in avanti. In seguito il partner, appoggiando i piedi al pavimento, si siede per terra appoggiando la zona lombare della schiena a contatto con quella del partner per poi allungarsi scivolando lentamente all’indietro appoggiando tutta la schiena in aderenza con quella del partner.
A questo punto il praticante che sta sopra, può provare ad allungare le braccia oltre la testa e distendere completamente le gambe.
Una volta trovata comodità nella posizione, mantenerla per qualche respiro profondo, poi invertire i ruoli.
La posizione del pesce è molto utile per aprire il petto e favorire lo scorrere dell’energia nel chakra del cuore mentre la posizione del bambino, offre un rilassamento profondo alla parte bassa della schiena.
5 Posizioni yoga di coppia intermedie ed avanzate
1. Posizione della panca (phalakasana)
Questa posizione può essere eseguita in due modi differenti. Per eseguire entrambe le varianti si parte dalla posizione della panca (palakhasana).
La prima opzione prevede che una persona esegua la posizione della panca, mentre il partner esegue la stessa posizione appoggiandosi nella stessa direzione sopra il corpo del compagno, con le braccia sopra le spalle del partner ed i piedi sopra i talloni.
L’altra opzione è quella di eseguirla nella direzione opposta, in modo che la persona che sta sopra appoggi le braccia sopra le caviglie del partner ed i piedi sulle spalle.
Una volta trovato l’equilibrio e la stabilità nella posizione, mantenerla per qualche respiro ed in seguito la si può ripetere invertendo i ruoli.
2. Posizione dell’aratro e del piegamento in avanti (halasana + pashimottanasana)
Questa posizione è la combinazione di due asana contemporaneamente: mentre una persona esegue il piegamento in avanti (paschimottanasana), il partner esegue la posizione dell’aratro (halasana).
Iniziate facendo in modo che una persona assuma la posizione dell’aratro, in seguito il partner si siede ai piedi del compagno/a distendendo delicatamente le gambe distese sopra quelle del partner. Aiutatevi agganciando i rispettivi avambracci opposti facendo una leggera trazione per ricercare un allungamento profondo.
È una posizione piuttosto intensa che richiede una certa flessibilità pertanto, assicuratevi che entrambe possiate eseguire singolarmente le due posizioni proposte.
3. Posizione del cane a testa in giù (adho mukha svanasana)
Iniziate facendo in modo che una persona assuma la posizione del cane a testa in giù (adho mukha svanasana) mentre il partner ha due possibilità di esecuzione.
Quella semplice prevede di iniziare dalla posizione in piedi ed appoggiare le mani sulla zona lombare del compagno. In seguito, mantenendo le braccia distese, cammina con le gambe indietro fino a quando la schiena sarà parallela al suolo ed il bacino sulla stessa linea delle gambe distese.
La variante più difficile invece, prevede che una persona inizi sempre dalla posizione del cane mentre il partner inizia dalla posizione in piedi rivolgendo la schiena al compagno ed a una distanza di circa quaranta centimetri.
In seguito, si piega in avanti fino ad appoggiare le mani al suolo e delicatamente appoggia le piante dei piedi sulla zona lombare del partner facendo in modo che le gambe siano dritte e perpendicolari al suolo ed il corpo, come nella variante precedente, assuma la forma di un angolo di novanta gradi.
Una volta trovato l’equilibrio e la stabilità nella posizione, mantenerla per qualche respiro ed in seguito ripetere invertendo i ruoli.
4. Posizione di piegamento all’indietro in piedi (Anuvittasana)
Per eseguire questa posizione, iniziate in piedi con le schiene a contatto ed i piedi alla larghezza dei fianchi. Sollevate le braccia sopra la testa. Il partner di supporto allarga leggermente i piedi per avere stabilità, afferra i polsi del compagno/a e piega leggermente le gambe in modo da appoggiare i glutei sotto quelli del partner.
Quando espira, il partner di supporto si piega lentamente in avanti. Questo fa sì che il partner sopra possa allungare la schiena sopra il partner di supporto e sollevare le gambe da terra.
È importante che il partner di sopra sia comodamente appoggiato sul partner di supporto.
Il partner di supporto, tenendo le mani del partner di sopra, aiuta il partner di sopra a distendere completamente il corpo.
Una variante più difficile prevede che il partner sopra pieghi le gambe verso il corpo e mentre il compagno di supporto si piega ulteriormente in avanti, il partner sopra può eseguire un salto mortale completo e terminare la posizione in piedi trovandosi di fronte al compagno di supporto.
Prima di eseguire questa opzione però, è importante acquisire una certa dimestichezza con lo yoga, avere una discreta flessibilità e preferibilmente un’insegnante dal vivo che possa assistervi nella sua corretta esecuzione.
Una volta trovato l’equilibrio e la stabilità nella posizione, mantenerla per qualche respiro ed in seguito ripetere invertendo i ruoli.
5. Posizione della tartaruga e del corvo (o della gru) Kurmasana + Kakasana (o Bakasana)
Queste posizioni richiedono abilità e pratica, e possono essere fatte solo se entrambi i partner eseguono facilmente la posizione del corvo o della gru (Kakasana o Bakasana) ed hanno una certa flessibilità nel piegamento in avanti per padroneggiare la posizione della tartaruga (Kurmasana).
Inizia la persona che sta seduta al suolo assumendo la posizione della tartaruga. In seguito il partner appoggerà delicatamente le mani sulla zona scapolare del compagno/a con le dita rivolte verso l’esterno in modo che eseguendo la posizione del corvo, possa esercitare una pressione sulla schiena del partner verso l’esterno, contribuendo a distanziare tra loro le scapole.
Come iniziare
Ora che conosci gli straordinari benefici dello yoga in coppia, ed hai compreso come si pratica, immagino che tu non veda l’ora di provare.
Un buon punto da cui partire è quello di cercare un corso specifico che ti permetta di avere l’assistenza di un’insegnante o un partner sempre a tua disposizione… molte volte infatti la difficoltà di questa pratica è quella di avere entrambi la voglia e/o la motivazione per mettersi sul tappetino.
Ad ogni modo considera che non è necessario impegnarsi in un corso formale: una volta trovato il partner ideale, potete ad esempio cominciare con alcune posizioni di base rispettando alcune semplici linee guida che vedremo di seguito e mantenendo una mentalità aperta.
In realtà potreste approcciarvi a questa pratica anche se non avete mai fatto yoga, ma in questo caso sarebbe meglio seguire un corso dal vivo, mentre se già entrambi avete dimestichezza con le posizioni e soprattutto consapevolezza del vostro respiro e di come respirare correttamente, allora lo yoga di coppia potrà essere un’esperienza estremamente divertente ed utile anche per rafforzare la vostra relazione.
Scegliere il partner
Se pratichi yoga già da diverso tempo e ne hai potuto sperimentare i benefici, è molto probabile che vorrai coinvolgere a fare yoga di coppia tutte quante le persone che ti stanno attorno: partner, amici e forse persino il gatto o, ancora meglio, il tuo capo!
Lo yoga è talmente piacevole che vale la pena essere condiviso, però per quanto riguarda la scelta del partner, sia che si tratti del proprio compagno/a o qualsiasi altra persona, assicuriamoci di non forzare la mano.
Il nostro “partner yoga” non deve sentirsi obbligato a doverlo fare, ma la voglia di sperimentare assieme questa disciplina dovrebbe nascere spontaneamente da entrambe le parti.
Tuttavia, per fare in modo che le posizioni e la pratica possano generare il massimo beneficio possibile, è preferibile scegliere un partner che abbia più o meno la stessa altezza, flessibilità e grado di preparazione fisica.
Chiaramente non sono prerogative indispensabili, ma avere la stessa altezza (più o meno), consente una migliore compatibilità nell’esecuzione degli asana e riduce il rischio di lesioni.
Inoltre è importante che ci sia affinità e simpatia tra i partner, data la stretta interazione corporea e l’influenza energetica.
Selezionare le Posizioni Adatte
La scelta delle posizioni è fondamentale per una pratica di successo. Iniziate con posizioni di base e, se avete già una certa dimestichezza con la pratica delle posizioni yoga in generale, avanzate gradualmente verso quelle più complesse.
Per selezionare le posizioni che più fanno al caso vostro, ma anche per approfondire questo stile, vi consiglio il libro Universal Partner Yoga, di cui parleremo in maniera più approfondita alla fine di questo articolo..
Preparazione Mentale e Fisica
La pratica dello yoga di coppia inizia solitamente concedendosi del tempo per ascoltare il proprio respiro e quello del partner attraverso la posizione facile (sukhasana) che abbiamo visto nel capitolo delle posizioni di base.
Questo asana permette di concedersi del tempo per preparare la mente alla pratica e creare uno spazio di apertura. In seguito, è importante eseguire alcune posizioni di riscaldamento, (eventualmente facendole anche prima della posizione semplice). Potete ad esempio eseguire qualche ripetizione di Saluto al Sole, o la pratica dei cinque riti tibetani.
Comunicazione e Sincronizzazione
La comunicazione è la chiave del successo nello yoga in coppia: parla apertamente con il tuo partner riguardo alle tue sensazioni, limiti e desideri. Ascoltatevi reciprocamente e siate rispettosi dei confini dell’altro.
Oltre alla sincronizzazione fisica, un altro aspetto fondamentale è la sincronizzazione della respirazione, cercate quindi di respirare insieme durante le posizioni. Anche se inizialmente potrebbe sembrare difficile riuscire a respirare nello stesso tempo, non preoccupatevi perché è solo una questione di tempo e di pratica.
Rispettare i Limiti e la Sicurezza
Così come nella pratica dello yoga, anche nello yoga di coppia è essenziale mettere la sicurezza al primo posto.
Durante questa pratica, è fondamentale rispettare sempre i propri limiti fisici e ascoltare attentamente il proprio corpo. Questi principi sono in linea con gli insegnamenti dello yoga, che includono la non violenza (ahimsa) e la verità (satya).
Il principio di non violenza (Ahimsa) ci spinge a trattare noi stessi e il nostro partner con gentilezza e rispetto. Significa anche evitare di forzare il nostro corpo in posizioni che possono farci male. L’Ahimsa ci ricorda di ascoltare il nostro corpo e rispettare i suoi limiti.
Un altro principio fondamentale è Satya, che significa verità. Dobbiamo essere onesti con noi stessi e con il nostro partner riguardo alle nostre sensazioni. Se una posizione ci fa male o ci mette a disagio, dobbiamo dirlo apertamente.
Questa onestà ci aiuta a creare un ambiente sicuro per la pratica dello yoga di coppia.
Quando ci sentiamo a disagio o sperimentiamo dolore durante una posizione, dobbiamo ricordare che va benissimo interromperla. La sicurezza è sempre più importante del risultato finale. Possiamo modificare la posizione o cercare alternative più adatte al nostro livello di comfort e abilità.
Lo yoga di coppia è un’opportunità per connettersi profondamente con il nostro partner, ma dobbiamo farlo in modo sicuro e consapevole.
Per questo, rispettando i principi dello yoga, possiamo creare una pratica gratificante e beneficiosa per entrambi, mantenendo sempre la nostra sicurezza al centro di tutto.
Consigli etici e pratici
- Posiziona due tappetini in fila, uno attaccato all’altro in modo da ottenere una superficie più lunga.
- Presta attenzione all’igiene personale.
- Prima della pratica, evita pasti pesanti.
- Mantieni una mentalità positiva e aperta, sii disposto a sperimentare.
- Indossa abiti comodi che ti consentano di muoverti liberamente.
- Assicurati di avere abbastanza spazio intorno a te quando pratichi, per evitare urti contro oggetti o mobili.
- Scegli posizioni adatte al tuo livello e alla tua preparazione fisica.
- Evita di far notare al partner le sue rigidità ed i suoi limiti fisici.
- Alla fine della pratica, dedica alcuni minuti al rilassamento in Shavasana.
- Dopo la pratica lascia trascorrere almeno mezz’ora prima di mangiare in modo che il corpo possa avere il tempo per assorbire gli effetti fisici ed energetici della pratica.
- Per riuscire a praticare con regolarità, stabilisci con il tuo partner un appuntamento fisso
Libro sullo yoga in coppia
Universal Partner Yoga di Andrey Lappa e Ekaterina Samten.
Questo libro è davvero ben strutturato e completo. È perfetto sia per chi ha già esperienza nello Yoga che per chi è alle prime armi. Ti guida passo dopo passo, offrendo sia una solida base teorica che istruzioni pratiche dettagliate.
Non si limita solo ad insegnarti le posizioni Yoga da praticare in coppia, ma esplora anche aspetti più profondi, come l’interazione karmica tra i partner. Questo significa che ti aiuta a comprendere come le relazioni umane siano legate al concetto di karma e come gestirle in modo consapevole. È davvero un approccio unico e stimolante alla spiritualità nelle relazioni.
La prima parte del libro ti fornisce una panoramica completa dei principi fondamentali dello Yoga praticato in coppia. Ti da consigli sulla scelta del partner, sulla sicurezza durante la pratica e sull’importanza di mantenere una mentalità positiva.
Inoltre, il libro esplora tre tipi diversi di interazione tra i partner: attiva vs. attiva, passiva vs. attiva e psico-energetica. In ciascuna sezione, troverai spiegazioni pratiche dettagliate, comprese le posizioni Yoga da eseguire.
Insomma, questo libro è una risorsa eccezionale per chiunque voglia approfondire la pratica dello Yoga in coppia e scoprire la dimensione spirituale delle relazioni umane. Lo consiglio vivamente!
Unica pecca… al momento ho trovato solo l’edizione in inglese. 🙁
Conclusione
Per concludere, lo yoga in coppia è un viaggio che permette di esplorare il corpo, la mente e il legame con il proprio partner.
Attraverso la pratica costante e la consapevolezza, si possono raggiungere nuovi livelli di intimità e benessere. Quindi, indipendentemente dal tuo livello di esperienza, mi auguro che questo articolo possa farti venir voglia di sperimentare questa straordinaria “opzione” dello yoga!
Risorse utili
Archivio posizioni di Hatha yoga
Articoli:
Asana? Cosa sono, come si fanno, perché funzionano
Il Saluto al sole: cos’è, come farlo e perché fa bene
I Cinque Riti Tibetani… più due: cosa sono e come praticarli
Cane a testa in giù: come farlo e perché fa bene
Che cosa è lo yoga? Perché funziona? Come si fa?
Che cos’è l’Acro Yoga
I 12 benefici dello yoga sul corpo e sulla mente
Lezioni:
Come respirare correttamente
Come fare il Saluto al Sole
I 5 riti tibetani