Posizione del Pesce
- Nome sanscrito
- Significato e simbologia
- Come fare
- Varianti
- Consigli
- Benefici
- Chakra
- Controindicazioni e/o limitazioni
- In quale lezione puoi provare questa posizione
Nome sanscrito:
Matsyasana
Significato e simbologia:
La parola “Matsya” in sanscrito significa “pesce” e “asana” significa “posizione” o “postura”. Quindi, Matsyasana si traduce letteralmente come la “posizione del pesce”.
Nella mitologia Matsya è il nome di un avatar di Vishnu, ovvero una delle divinità più importanti dell’induismo, conosciuto per il suo ruolo di protezione dell’universo e che ha assunto la forma di un pesce per salvare l’umanità durante un diluvio universale.
Pertanto la posizione del pesce può essere vista come un omaggio a questo mito e al potere salvifico di Vishnu.
Inoltre, la posizione del pesce può anche essere interpretata come un simbolo di connessione con la natura e di saggezza, poiché il pesce è un animale che vive nell’acqua, simbolo della fonte della vita e della purezza.
Come fare:
- Sdraiati a terra a pancia in sù, con le braccia lungo il corpo, le gambe unite con i piedi piegati a martello e la testa in linea con la colonna vertebrale
- Piega le ginocchia e appoggia le piante dei piedi a terra
- Sposta il peso del corpo sul fianco sinistro per aiutarti a ruotare la spalla in alto e indietro e permettere alle scapole di avvicinarsi e contemporaneamente appoggia la mano sotto la corrispondente natica con i palmi rivolti verso il basso. Esegui lo stesso movimento anche sull’altro lato
il bacino e metti le mani sotto ai glutei con i palmi rivolti verso il basso - Mantenendo il petto in apertura, con le scapole che si avvicinano il più possibile, e gli avambracci appoggiati al pavimento, appoggia i glutei sul dorso della mani e distendi le gambe
- Inspira ed espirando solleva il torace creando un arco con la schiena ed aprendo maggiormente il torace
- Lentamente, piega la testa all’indietro fino ad appoggiarne la parte superiore al pavimento. Chiudi o socchiudi gli occhi.
- Il peso del corpo è sostenuto dalle braccia, dal bacino e dalle gambe che spingono al pavimento
- Mantieni la posizione da 15 a 30 secondi continuando a respirare profondamente e uniformemente
- Per uscire dalla posizione, espirando premi i gomiti verso il basso per sollevare la testa ed appoggia lentamente la schiena a terra una vertebra alla volta per tornare nella posizione iniziale
Varianti:
- Mantieni gli avambracci appoggiati dietro la schiena, evitando quindi di appoggiare le mani sotto i glutei.
- Inarca la schiena e piega la testa indietro evitando di appoggiarla al pavimento, oppure, se soffri di problemi al collo o cervicalgia, mantieni il mento verso il petto
- Mantieni le gambe piegate con i piedi appoggiati al pavimento
- Posiziona un blocco oppure una coperta nella parte alta della schiena in modo che si trovi tra le scapole e ti permetta di mantenere facilmente l’apertura del petto ed appoggiare la testa al pavimento, con il collo allungato e rilassato, evitando di comprimerlo
- In caso di rigidità nel collo, puoi ridurre la curvatura all’indietro, appoggia un blocco yoga o una coperta ripiegata sotto la testa
Consigli:
- Dedica del tempo per entrare nella posizione, assicurandoti di avvicinare bene le scapole. Maggiore sarà l’apertura del petto, più risulterà facile eseguire l’inarcamento della schiena
- Allunga e rilassa il collo evitando di incassarlo nelle spalle
- Mantieni la mandibola e la gola rilassata
- Per ridurre la pressione arteriosa nella testa, puoi chiudere gli occhi
- Evita di trattenere il respiro
Benefici:
- Apre il torace
- Distende i muscoli addominali
- Rinforza collo, spalle e colonna vertebrale
- Migliora la postura
Chakra:
- Quarto chakra
- Quinto chakra
- Settimo chakra
Controindicazioni e/o limitazioni:
- Lesioni al collo e cervicalgia (eseguire la variante con il mento verso la gola)
- Lesioni alla schiena
- Pressione alta o bassa
- Mal di testa
- Glaucoma
In quale lezione puoi provare questa posizione:
- 4º Chakra (Anahata) – Lezione Lunga (Variante semplificata)