Primo chakra: cos’è Muladhara e 4 consigli per equilibrarlo

I chakra sono centri energetici situati lungo la colonna vertebrale che influenzano il nostro equilibrio fisico, emotivo e spirituale.

Ognuno di essi è associato a specifiche funzioni e qualità che contribuiscono al nostro benessere generale.

Se vuoi approfondire il sistema dei chakra nel suo insieme, ti suggeriamo di leggere l’articolo Chakra: cosa sono e quali sono i 7 principali

In questo articolo, ci immergeremo nel mondo del primo chakra, noto come Muladhara o chakra della radice, esplorando la sua connessione con la stabilità e la sicurezza interiore, la sua influenza, e come possiamo armonizzarlo nella nostra vita quotidiana.

Vedremo quali sono le sue caratteristiche principali, il suo simbolismo e alcuni consigli pratici per rafforzare e riequilibrare la sua energia.

Primo chakra: che cos’è Muladhara e dove si trova

Il primo chakra, noto in sanscrito come Muladhara, significa letteralmente “radice” e “sostegno”.

Per questo motivo il primo chakra viene chiamato “Chakra della radice” ed è il fondamento di tutto il sistema dei chakra.

Si trova alla base della colonna vertebrale, all’altezza dell’osso sacro e rappresenta il nostro radicamento, il nostro istinto di sopravvivenza, il bisogno di sicurezza, la stabilità, ed è collegato al soddisfacimento dei nostri bisogni primari, come avere una casa, un lavoro, procurarsi il cibo e garantirsi le esigenze dell’esistenza fisica.

Il suo scopo è quello di darci delle fondamenta solide, di farci sentire radicati nel nostro corpo fisico, nella nostra realtà fisica e nella terra, e il suo equilibrio è molto importante per la creazione di una buona base fisica e psicologica per la nostra vita.

Il suo colore è il rosso, ovvero il colore della forza e dell’energia pura. (Non è un caso, infatti, che molti supereroi siano vestiti di rosso!)

L’energia di Muladhara è associata alle ghiandole surrenali, ed è responsabile della salute di gambe, piedi, ano, retto, intestino crasso, coccige e tutta la struttura ossea.

Lavorare con il Primo Chakra significa prestare attenzione al rapporto con il nostro corpo e con le nostre radici: la terra e il luogo da dove veniamo, l’utero, i nostri antenati, la famiglia e la nostra storia personale.

Da un punto di vista evolutivo Muladhara si sviluppa nell’utero fino ai 12 mesi di età, e le sue necessità sono la fiducia, il nutrimento, la sicurezza e il diritto di esistere.

La sua identità è un’identità fisica, il cui compito è l’autoconservazione.

Caratteristiche principali:

  • Significato del nome: Mula e Adhara = radice e sostegno
  • Zona corrispondente: base della colonna vertebrale, coccige
  • Parti del corpo: gambe e piedi, intestino crasso, ossa, denti
  • Ghiandola corrispondente: ghiandola surrenale
  • Colore: Rosso
  • Mantra: Lam
  • Elemento: Terra
  • Funzione: Sopravvivenza, sicurezza, autoconservazione
  • Bloccato dalla: Paura
  • Diritti fondamentali: Esistere e avere
  • Animali simbolici: Elefante
  • Cristalli: Eliotropio, Quarzo fumé, Agata di fuoco, Occhio di tigre, Ematite
  • Aspetti interiori positivi: Sviluppo dell’energia vitale, voglia di vivere, forza vitale, autoconservazione, tenacia, ritmo, fiducia
  • Aspetti interiori negativi: Paure esistenziali, egoismo, impulsività, inerzia
  • Disturbi fisici: malattie intestinali, stitichezza, emorroidi, disturbi al nervo sciatico, dolori alla schiena, vene varicose, disturbi alla vescica e ai reni, dolori alla prostata, malattie delle ossa, anemia, oscillazioni della pressione sanguigna
  • Disturbi psichici: fobie, debolezza, depressione, carenza di fiducia, tendenza a dipendere troppo dagli altri.
  • Affermazione: Io esisto. Io sono. Io ho. Mi sento protetto e sicuro di me

Benefici di un primo chakra in equilibrio

Generalmente, chi ha il primo chakra in equilibrio tende sentirsi equilibrato, centrato e ben radicato, ha un senso di sicurezza interiore, sa prendersi cura di se stesso, si sente a suo agio nel proprio corpo e gode di buona vitalità ed una giusta vivacità.

Ha sviluppato un senso di fiducia nel mondo ed una sensazione di sicurezza e salvezza, tale da avere la capacità di rilassarsi e di essere sereno, stabile e prospero.

Primo chakra in disequilibrio: sintomi e cause principali

Spesso si sente dire che i chakra sono bloccati e si cercano soluzioni per “sbloccare i chakra”, ma essendo centri energetici e parlando quindi a livello energetico, è più corretto parlare di equilibrio e disequilibrio, piuttosto che di blocco.

Il primo chakra, Muladhara, quando è in disequilibrio può manifestarsi sia a livello fisico che emotivo.

Da un punto di vista fisico, un primo chakra in disequilibrio può manifestarsi con disordini intestinali, anali, dell’intestino crasso oppure con problemi alle parti solide del corpo, come ossa o denti, o ancora con problemi alle gambe, ai piedi, alle ginocchia, alla base della colonna ed ai glutei.

Invece, da un punto di vista emotivo, un disequilibrio del primo chakra potrebbe manifestarsi con una sensazione di insicurezza, scarsa fiducia in se stessi, apatia, eccessiva preoccupazione e paura di perdere ciò che ci da sicurezza e senso di benessere.

Un primo chakra in disequilibrio si può manifestare anche con eccessi di rabbia, aggressività, collera, gelosia, violenza o atteggiamento difensivo.

Ma cosa porta il primo chakra a disequilibrarsi?

In generale, ogni qual volta subentrano dei cambiamenti nella nostra vita che ci “destabilizzano”, come ad esempio un trasloco, un nuovo lavoro, la fine di una relazione, un matrimonio, la perdita di qualcuno di caro ecc… sono eventi che mettono a dura prova questo centro energetico, rischiando di creare disarmonia.

Per questo motivo, quando si attraversa un periodo di cambiamento è importante fare degli esercizi a supporto per il primo chakra, come quelli che vedremo tra poco.

Inoltre, la nostra cultura sempre più distante dal contatto con la terra, ci separa continuamente dal nostro terreno, facendo in modo che si indebolisca il collegamento con il primo chakra.

Infine, poiché Muladhara si sviluppa dal secondo trimestre del concepimento fino al primo anno di vita, sono soprattutto i traumi e le violenze subite in questo periodo di sviluppo che rendono disequilibrato questo centro energetico, e in particolare il trauma della nascita, l’abbandono e la trascuratezza fisica, la mancanza di un legame fisico con la madre, la malnutrizione, violenze fisiche o ambienti violenti, nonché traumi ereditati, come la paura di genitori sopravvissuti magari ad una guerra.

Prendere in esame queste prime fasi della nostra vita può aiutare a stabilire il tipo di disequilibrio del nostro primo chakra, per poterlo riequilibrare nel migliore dei modi.

Funzionamento eccessivo del primo chakra

Come si manifesta

Quando il primo chakra è in eccesso, l’energia di Muladhara diventa troppo radicata, portando a una forte attaccamento alla materialità e alla routine. Alcuni segnali comuni di un eccesso di energia in questo centro sono:

  • Tendenza all’obesità
  • Pigrizia, monotonia e mancanza di iniziativa
  • Trascuratezza e stanchezza
  • Avidità e attaccamento eccessivo ai beni materiali
  • Rigidità mentale e fisica
  • Timore del cambiamento

Come intervenire

Per riequilibrare un primo chakra in eccesso, è utile introdurre pratiche che favoriscano leggerezza, flessibilità e rilassamento. Alcune strategie efficaci includono:

  • Esercizi di scarico
  • Esercizi di rilassamento
  • Liberarsi del superfluo
  • Riordinare
  • Introdurre piccoli cambiamenti nella routine
  • Esplorare nuove esperienze e uscire dalla zona di comfort

Funzionamento carente del primo chakra

Come si manifesta

Quando il primo chakra è carente, la persona può sentirsi scollegata dal proprio corpo e dalla realtà, vivendo un costante senso di insicurezza e instabilità. I segnali più comuni di una carenza energetica in Muladhara includono:

  • Notevole sottopeso e difficoltà a mantenere il peso
  • Sensazione di disconnessione dal corpo
  • Difficoltà a fissare obiettivi e portare a termine i progetti
  • Disorganizzazione cronica e mancanza di disciplina
  • Ansia, paure irrazionali e difficoltà ad adattarsi ai cambiamenti
  • Sensazione di non avere un posto sicuro nel mondo

Come intervenire

Per rafforzare un primo chakra carente, è importante lavorare su pratiche che aumentino la stabilità, la forza interiore e la connessione con il corpo. Ecco alcuni suggerimenti:

  • Esercizi di stimolo e di carica
  • Attività fisica energizzante e di radicamento
  • Creare routine quotidiane: avere orari fissi per dormire, mangiare e lavorare
  • Praticare lavori manuali
  • Rafforzare il legame con le proprie radici, magari esplorando la storia familiare

Come riequilibrare il primo chakra: 4 consigli

Dopo tutte queste informazioni, sicuramente già starai pensando che è impossibile ricordare o risalire a cosa sia successo in queste prime fasi della tua vita.

Esistono terapie come il Rebirthing che aiutano a sanare traumi di questo tipo, ma la cosa meravigliosa di poter lavorare a livello energetico è che non è fondamentale risalire o sapere con certezza il tipo di disequilibrio originario, in quanto un primo chakra sano ha una determinata frequenza e, per armonizzarlo, basta sintonizzarsi su questa frequenza per fare in modo che funzioni bene.

Per questo motivo, non parliamo di come “sbloccare” il primo chakra, ma di come riequilibrarlo.

Per armonizzare e sintonizzare il primo chakra alla giusta frequenza, ecco qualche consiglio pratico, alla portata di tutti:

Esercizi:

  • Radicamento con la camminata consapevole
      • Come eseguirlo: Cammina lentamente, preferibilmente a piedi nudi su terra, erba o sabbia. Concentra l’attenzione sulla sensazione del suolo sotto i piedi, immaginando di radicarti alla terra a ogni passo.
      • Benefici: Rafforza il senso di stabilità, aiuta a ridurre l’ansia e migliora la connessione con il corpo.
      • Quando praticarlo: Ogni giorno per almeno 5-10 minuti, soprattutto nei momenti di stress o quando ci si sente instabili.
  • Radicamento con la posizione della montagna (Tadasana)
      • Come eseguirlo: Portati in piedi nella posizione della montagna (Tadasana), con i piedi ben radicati a terra, e immagina che dalle piante dei piedi crescono delle radici che affondano nel terreno. Mantieni la posizione respirando profondamente.
      • Benefici: Aiuta a stabilizzarsi, rafforza il senso di presenza e radicamento.
      • Quando praticarlo: Ogni mattina o prima di iniziare attività che richiedono concentrazione e sicurezza.
  • Respiro del radicamento
    • Come eseguirlo: Siediti con la schiena dritta, inspira profondamente immaginando di portare l’energia dalla terra al corpo. Espira visualizzando l’energia che si diffonde nella zona del primo chakra (alla base della colonna vertebrale).
    • Benefici: Stimola Muladhara, riduce la paura e migliora il senso di stabilità interiore.
    • Quando praticarlo: Ogni volta che ci si sente insicuri o instabili.

Utilizzo dei simboli:

Alcuni simboli possono aiutare a riequilibrare il primo chakra e a sintonizzarlo sulla sua energia naturale:

  • L’ Elefante: rappresenta un animale solido e affidabile che aiuta l’energia di Muladhara a perseverare. Può essere disegnato oppure scolpito in una statuetta o ancora un rappresentato da un immagine.
  • Il quadrato: simbolo di stabilità e struttura, può essere usato nella meditazione o nell’arredamento per evocare sicurezza.
  • L’albero: rappresenta il collegamento tra la terra e il cielo, incoraggiando il radicamento. Osservarne uno o immaginare di avere radici profonde come un albero può rafforzare il primo chakra.

Affermazioni:

Si possono utilizzare delle affermazioni per sintonizzarsi su una frequenza equilibrata del primo chakra, ripetendole durante la giornata o mettendo dei post-it sullo specchio del bagno o sul frigo per poterli leggere nell’arco della giornata, tra cui:

  • è sicuro per me essere qui
  • la terra mi sostiene e viene incontro alle mie necessità
  • amo il mio corpo e ho fiducia nella sua saggezza
  • sono immerso nell’abbondanza
  • esisto e sono reale
  • Io sono abbastanza, io sono tutto, la mia essenza è di luce divina, mi sento protetto e al sicuro in me

Altre attività:

Esistono delle attività che è possibile fare e che ci possono aiutare a riportare Muladhara in equilibrio, tra cui:

  • Attività a contatto con l’elemento terra: praticare il giardinaggio, camminare a piedi nudi sulla sabbia oppure sull’erba, sdraiarsi direttamente sul terreno, ci aiuta a risintonizzarci e ricollegarci con essa.
  • Attività sportive all’aria aperta: camminare, correre, fare trekking oppure praticare attività che ci permettono di riconnetterci con il nostro corpo, come la danza o l’Hatha Yoga.
  • Massaggiare i piedi: i piedi hanno un ruolo fondamentale nel primo chakra, quindi prendersene cura con massaggi o pediluvi.è un’ottima pratica per riequilibrare.
  • Utilizzare il colore rosso: nella vita quotidiana è una strategia di cura molto efficace, quindi mangiando cibi rossi, indossando abiti rossi, bevendo da un bicchiere rosso, arredando casa con il colore rosso ( non serve dipingere completamente le pareti di casa, possono bastare dei cuscini o delle coperte, ad esempio) o circondandosi di immagini rosse.

Yoga, meditazione e mudra per il primo chakra

Yoga

Lo yoga è un’ottima pratica per aiutarci a riequilibrare il primo chakra, in quanto, lavorando sia a livello fisico che energetico, agisce in maniera completa, risintonizzandoci sulla giusta frequenza.

Gli asana migliori per stimolare l’energia di Muladhara sono quelli che lavorano con i piedi e le gambe.

Sushumna, (il canale energetico principale), rappresenta infatti la nostra connessione tra terra e cielo, e le gambe sono le radici che fanno da tramite.

Meditazione

Si può utilizzare il mantra Lam, che mette un freno alla nostra energia impedendole di scendere al di sotto delle nostre fondamenta e/o visualizzare il colore rosso, che evoca passione e vita, ed è legato e collegato alle energie della terra.

Se vuoi provare una meditazione specifica per il primo chakra, mettiti comodo/a e segui il video seguente:

Mudra

Si può utilizzare il mudra dell’elemento terra (Prithivi mudra), che può aiutarci, specialmente nei periodi di cambiamento, a rimanere forti e radicati, ed a ristabilire equilibrio e fiducia nella vita.

Se vuoi passare alla pratica, srotolando il tappetino, ti consiglio di provare la lezione gratuita Mettiti a posto i Chakra, nella quale faremo un bellissimo viaggio nel corpo attraversando tutti i Chakra

Test: Hai i chakra "sballati"?

CHAKRA_TEST_2.0

Questo test, facile e divertente, ti aiuterà a comprendere come stanno i tuoi chakra

Puoi ripetere questo test tutte le volte che vorrai perché i nostri chakra, che ci piaccia o no, si sballano spesso. 🙂

Quindi, anche se leggendo il risultato ti capiterà di scoprire che hai qualche disequilibrio nei tuoi chakra, ti consiglio di evitare di rimanerne deluso o leggerlo come una carenza, ma anzi!

Prima di passare alle domande ti suggerisco di leggere l’introduzione che trovi all’inizio del test, che abbiamo scritto con l’intenzione di aiutarti a capire qual’è la natura di questo test.

Programma Yoga e Meditazione per tutti i chakra

Questo programma è ideale da fare quando senti il bisogno di “metterti a posto i chakra”. 

Lo consiglio a chi sente la necessità di riportare equilibrio nei vari centri energetici, o in generale se si vuole approfondire questo argomento attraverso la pratica dello yoga.

Il programma è composto da lezioni yoga e meditazioni studiate appositamente per lavorare su un chakra specifico.

Seguendole in ordine progressivo, avrai la possibilità di compiere uno straordinario viaggio alla scoperta delle energie che scorrono all’interno del tuo corpo, e di praticare alcune delle migliori tecniche che lo yoga e la meditazione ci mettono a disposizione per prenderci cura dei chakra “sballati”.

Ogni settimana lavoreremo con un chakra differente. In questo modo, poiché ogni centro energetico è relazionato ed influenza anche gli altri, avrai la possibilità di fare un lavoro completo e bilanciato.

Per questo motivo, anche se dal test è risultato un disequilibrio di un solo chakra, per riportare armonia in quel chakra è comunque importante lavorare su tutti quanti i centri energetici.

Iscrivendoti al programma, riceverai una e-mail ogni 7 giorni, con un approfondimento sulle caratteristiche del chakra con il quale andremo a lavorare e le relative lezioni e sarai tu in base al tempo che hai a disposizione, al tuo stato d’animo, ed alle tue preferenze a decidere come, quanto e quando praticare.

Noi ti metteremo a disposizione una serie di lezioni di stili e durata differenti che potrai combinare in funzione delle tue esigenze, ad esempio:

  • Hatha yoga per il primo chakra (15 min)
  • Hatha yoga per il primo chakra (1 ora)
  • Yin yoga per il primo chakra  (1 ora)
  • Meditazione per il primo chakra (10 minuti)
  • Meditazione per il primo chakra (20 minuti)
  • Meditazione per il primo chakra (30 minuti)

In questo modo, chakra dopo chakra, settimana dopo settimana, avrai la certezza di aver fatto un lavoro completo, sia a livello fisico che mentale oltre che aver ascoltato le esigenze del tuo corpo alternando la pratica tra esercizio fisico e rilassamento.

Conclusione

Avere un primo chakra che funziona in modo sano è fondamentale per tutta la nostra struttura energetica, perché ne rappresenta la base da cui tutto il resto cresce.

E anche se non si finisce mai di lavorare sul radicamento, educarci a considerare il nostro corpo come un tempio e prendercene cura dentro e fuori, darci il diritto di essere qui, di avere ciò che è necessario per la nostra sopravvivenza, è un solido inizio per stare bene, per sentirci sempre forti e stabili anche quando gli eventi della vita ci mettono a dura prova.

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