Cos’è lo Yoga Nidra, come si fa e perchè funziona (+lezione gratis)

Quando pensiamo troppo, o non pensiamo affatto, accumuliamo tensioni.
Quando lavoriamo troppo, o quando non lavoriamo per niente, accumuliamo tensioni.
Quando dormiamo troppo, o non dormiamo affatto, accumuliamo tensioni.
Queste tensioni si ammassano nei diversi strati della personalità.
Sappiamo che se la mente è tesa anche lo stomaco sarà teso e se lo stomaco è teso tutto il sistema circolatorio sarà a sua volta teso.
Si crea un circolo vizioso dove le tensioni si accumulano nei sistemi muscolari, emozionali e mentali.

Swami Satyananda Saraswati

…ci mancava solo che mi venisse in mente di iniziare a parlare di Yoga Nidra usando parole mie anziché quelle di Swami Satyananda Saraswati, ovvero il maestro contemporaneo che ha dato origine a questa potentissima tecnica dello yoga.

Correva l’anno 1940, e il famoso maestro, ispirandosi a tecniche di origine tantrica, osservò che, durante lo stato che precede il sonno, la mente diventa particolarmente ricettiva e che, compiendo una sorta di percorso guidato, è possibile raggiungere questo stato lavorando progressivamente su una serie di fattori.

Detto così sembra complicato, e sicuramente “ideare” questa tecnica non è stata una passeggiata… ma ti assicuro che praticare Yoga Nidra è super semplice, ed i benefici che ne derivano straordinari.

Yoga Nidra, infatti, ha gli stessi benefici delle pratiche di meditazione, con il vantaggio che può essere eseguita anche da chi non ha esperienza con le tecniche meditative.

Uno dei “limiti”, se così vogliamo chiamarlo, di questa tecnica, è che essendo una pratica guidata, non la puoi fare da solo. (Salvo alcuni casi, e mi riferisco a persone che hanno una profonda conoscenza ed esperienza nella pratica)

Quindi per fare Yoga Nidra ti servirà un insegnante…

Tadaaa! 🙂 Eccomi qua…

In fondo a questo post potrai seguire gratuitamente una video-sequenza di Yoga Nidra, così potrai mettere in pratica subito questa meravigliosa tecnica. 

Inoltre, se sei abbonato a Yoga n’ Ride sul nostro sito puoi trovare alcune video-lezioni di Yoga Nidra, che puoi scegliere con l’apposito filtro Stile di Yoga, in funzione del tempo che hai a disposizione.

Prima, però, ti suggerisco di leggere l’articolo… in quanto dobbiamo capire qualcosa in più sullo Yoga Nidra e su come viene inteso lo stato di sonno. In particolare vedremo:

Come funziona lo Yoga Nidra

La parola “Nidra” deriva dal sanscrito, e significa “sonno”, ma non il sonno come lo intendiamo comunemente.

Quando parliamo di Yoga Nidra il sonno è considerato come una condizione mentale, quindi cosciente, in qualche modo “attiva”, e non come uno stato di totale incoscienza, tipico di quando dormiamo.

Per capire meglio questo concetto,  immagina la sensazione di “semi-coscienza” che provi qualche istante prima di addormentarti.

Secondo gli studi compiuti, attraverso lo Yoga Nidra è possibile indurre questo particolare stato di “sonno”, nel quale il corpo e la mente sono in grado di rilassare le tensioni e favorire alcuni aspetti cerebrali, come la creatività, il problem solving, la diminuzione dello stress e l’aumento del rilassamento.

Nota bene: ho detto studi compiuti… e non insegnamenti tradizionali.

Perché, se è vero che la maggior parte delle tecniche dello yoga si basa sul concetto di Prana, e quindi di energia, che non è misurabile scientificamente, quando parliamo di Yoga Nidra la cosa cambia, in quanto questa tecnica agisce su quella che potremmo definire l’energia del cervello… ovvero gli impulsi elettrici.

Che sono misurabili.

Eh?

Le onde cerebrali

L’attività elettrica cerebrale viene misurata con l’elettro encefalo gramma (EEG), e viene classificata in onde Beta, Alpha, Theta e Delta.

  • Beta

    Le onde Beta rappresentano la capacità di elaborare coscientemente i pensieri.
    Nella vita quotidiana le onde Beta sono quelle che utilizziamo più spesso, corrispondono ad uno stato mentale vigile e attivo e quindi caratterizzano tutte le nostre attività da svegli.

  • Alpha

    Le onde Alpha sono associate al rilassamento e alla ricettività.
    Hanno la capacità di fare da ponte tra la mente conscia e quella inconscia e corrispondono a uno stato mentale calmo e tranquillo.
    Quando ci prendiamo il tempo per riflettere, meditare o “staccare da un’attività”, spesso entriamo in uno stato Alpha.
    Introspezioni intuitive, situazioni creative, ispirazione, motivazione e sogni ad occhi aperti caratterizzano le onde Alpha.

  • Theta

    Le onde Theta rappresentano la nostra creatività inconscia, l’ispirazione e la connessione spirituale. Quando rivolgiamo l’attenzione principalmente al sé interiore, possiamo “andare in onde Theta”.
    Per riuscire a mantenere questo stato di coscienza, dobbiamo mantenere il corpo immobile.
    Solo in questo modo la mente non è distratta dalle percezioni sensoriali.
    (Ed è per questo motivo che, come ti spiegherò dopo, yoga nidra si fa sdraiandosi e rimanendo immobili.)
    Le onde cerebrali Theta contribuiscono ad una profonda pace interiore, alla creazione di una qualità migliore della vita, alla guarigione fisica ed emozionale, ed a trovare lo scopo e la qualità della vita.

  • Delta

    Le onde Delta caratterizzano il sonno profondo. Sono il livello più profondo del sonno senza sogni, quello in cui il  il corpo può completamente concentrarsi sulla guarigione e la crescita.

Utilizzando questa “opportunità di misurazione del cervello”, sono stati condotti degli esperimenti su gruppi di persone durante la pratica di Yoga Nidra, ed è stata “mappata” l’attività del cervello durante la pratica.

Inutile dire che i risultati sono stati sorprendenti.

51bNol+rbuL._SX354_BO1,204,203,200_Se ti interessa approfondire l’argomento, ti suggerisco di acquistare il libro di Swami Satyananda Saraswati intitolato: “Yoga Nidra”, pubblicato da Yoga Pubblication Trust, da cui ho tratto spunto per la scrittura di questo articolo.

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L’obiettivo degli esperimenti era quello di dimostrare come, attraverso la pratica dello Yoga Nidra, fosse possibile indurre uno stato di sonno consapevole, e non incosciente come quello normale.

Per capire meglio questo concetto, ti propongo un esempio preso dal libro.

Yoga-Nidra-tracciati-EEG

Dai un occhiata all’immagine 1.
In questo caso la “mappatura del cervello” si riferisce ad una persona nella fase iniziale di Yoga Nidra, ed evidenzia un bilanciamento fra le onde associate allo stato di sonno (Alpha),  e quelle associate alla coscienza attiva (Beta), normalmente predominanti durante la vita normale.

Questo bilanciamento significa che la mente inizia a rilassarsi.

L’immagine 2 mostra invece la fase di rilassamento profondo indotta dalla pratica dello Yoga Nidra. Il tracciato EEG mostra una netta predominanza di onde di tipo Alpha, ma la presenza contemporanea di onde Theta e Delta.

Ed è’ in questo ultimo stato di “sonno cosciente” che la mente è in grado di rilassarsi profondamente e di rilasciare le tensioni.

Il percorso che si compie fra uno stadio e l’altro è favorito, durante la pratica di Yoga Nidra, da una sequenza di visualizzazioni, ognuna delle quali ha un suo scopo specifico.

Le fasi della sequenza

Yoga Nidra può essere definito un metodo sistematico, perché si compone di uno schema preciso da seguire.

Tuttavia, con la diffusione della pratica di yoga, è facile trovare delle versioni di Yoga Nidra che non rispecchiano lo schema tradizionale.

Una sequenza completa che si basa sul metodo tradizionale prevede queste fasi:

  • Preparare la pratica.
    Prima di fare Yoga Nidra bisognerebbe praticare qualche asana di riscaldamento o fare qualche ciclo di saluti al sole per fare in modo di preparare i muscoli del corpo a rimanere fermi per lungo tempo.
  • Rilassamento.
    In questa fase ci si sdraia in shavasana e si inizia a portare l’attenzione verso l’interno.
  • Risoluzione (Sankalpa).
    Il Sankalpa è il seme del cambiamento, e andrebbe scelto con molta cura.
    Di seguito ti spiego più nel dettaglio di che cosa si tratta.
  • Rotazione della coscienza.
    E’ una tecnica che induce al rilassamento fisico facendo muovere la consapevolezza lungo le diverse parti del corpo. Durante questa pratica bisognerebbe ascoltare la voce guida rimanendo consapevoli e spostando la coscienza tra le diverse parti del corpo.
  • Consapevolezza del respiro.
    In questa fase si continua a rilassare le tensioni fisiche semplicemente continuando a mantenere l’attenzione al respiro.
  • Risveglio di sensazioni opposte.
    E’ una tecnica che serve per armonizzare i due emisferi opposti del cervello e aiuta ad equilibrare i nostri stimoli basilari e a controllare quelle funzioni che normalmente sono inconsce.
    Questa tecnica aiuta a rilassare le tensioni emozionali.
  • Visualizzazioni.
    Questo rappresenta l’ultimo stadio di Yoga Nidra e serve per indurre il rilassamento mentale.
    In questa fase al praticante viene richiesto di visualizzare alcune immagini.
    La pratica della visualizzazione produce consapevolezza del sé e porta ad uno stato di concentrazione e/o meditazione.
  • Risoluzione (Sankalpa).
    In questa fase della sequenza la mente è molto più ricettiva e quindi viene di nuovo ripetuto il proprio proposito positivo, cioè il seme che permette al praticante di cambiare il proprio atteggiamento, comportamento e destino.
  • Conclusione.
    La pratica di Yoga Nidra viene completata portando gradualmente la mente dalla condizione di sonno psichico allo stato di veglia.

Non sei tenuto a conoscere a memoria le fasi di questa sequenza, affinché la pratica di Yoga Nidra sia efficace.

Anzi, durante la pratica è fondamentale che tu non ti perda a pensare :”Molto bene, adesso siamo nella fase di risveglio delle sensazioni opposte.”…  è fondamentale invece che tu mantenga la mente sgombra da pensieri e ti limiti ad ascoltare la voce che ti guida.

Ho voluto elencarti queste fasi perché capita spesso di avere paura di quello che non si conosce, e che questa paura possa, in alcuni casi, fungere da blocco verso la pratica.

Sapere che non verrai ipnotizzato e costretto a rapinare una banca… spero possa aiutarti ad affrontare la pratica con una maggiore fiducia e tranquillità rispetto a ciò che ti verrà chiesto di visualizzare.

Come si fa Yoga Nidra?

E’ molto semplice, basta sdraiarsi a terra, su di un tappeto o tappetino, chiudere gli occhi, e ascoltare la voce guida.

Durante la pratica di Yoga Nidra si dovrebbe percepire una sensazione di distacco dal corpo, come se i sensi fossero ritratti. Non ascoltiamo più, non sentiamo profumi, non tocchiamo e non vediamo niente.

I sensi non hanno più nessuna informazione da mandare alla mente e di conseguenza la mente si rilassa.

Per rendere la tua pratica il più efficace possibile, è necessario che tu rimanga fermo immobile per tutta la durata della lezione, diversamente la mente verrebbe continuamente distratta dai sensi.

Un consiglio che ti posso dare per aiutarti in questo senso, è quello di fare in modo che non ci sia alcuna distrazione attorno a te… (quindi spegni il telefono!! 🙂 ) e di metterti in un posizione che sai di poter mantenere per lungo tempo senza distrazioni o dolori.

La posizione ideale per fare Yoga Nidra è shavasana, cioè sdraiati con le gambe leggermente separate, le braccia lungo il corpo con i palmi delle mani rivolti verso l’alto e la testa in linea con la colonna.

shavasana

Per molti di noi però è difficile riuscire a mantenere shavasana per lungo tempo, quindi ti consiglio di utilizzare dei cuscini per fare in modo che la posizione sia più comoda possibile.
Puoi appoggiarli sotto la testa, oppure sotto la schiena, il bacino o sotto le ginocchia.

Prima di iniziare la pratica prenditi sempre il tempo necessario per sistemare al meglio  la tua posizione.

Se sei in dolce attesa, puoi eseguire Yoga Nidra sdraiandoti su un fianco e con le ginocchia piegate, o in una qualunque posizione che ti sia comoda.

Fai in modo di scegliere un ambiente tranquillo e se necessario utilizza una coperta per non sentire freddo.

E poi ascolta la voce guida….

Devi solo ascoltare, senza concentrarti.

Il Sankalpa: il seme del cambiamento

Non ti far spaventare da questa parola… perché potrebbe diventare il tuo strumento di realizzazione!

Durante la fase di rilassamento profondo di Yoga Nidra, la mente è particolarmente ricettiva… è un po’ come se ci trovassimo su un terreno fertile, ed su questo terreno abbiamo una possibilità straordinaria:  piantare il seme del cambiamento.

Saremo noi a decidere quale seme piantare, e lo faremo attraverso il Sankalpa.

Il Sankalpa è una frase o un proposito positivo che si ripete mentalmente per tre volte, all’inizio della pratica, quando iniziano a manifestarsi le onde alpha e quindi la mente inizia a diventare più ricettiva e quindi equivale a piantare il seme, e per altre tre volte alla fine,  quando il rilassamento profondo si manifesta attraverso le onde theta e beta e quindi la mente è ancor di più ricettiva, che equivale ad innaffiare il seme.

Il Sankalpa deve essere ripetuto con decisione e rappresenta qualcosa che ha a che fare con la nostra crescita personale, anche se in alcuni casi è utilizzato anche per guarire da uno stato di malattia.

É proprio attraverso questo seme, o questo proposito, che possiamo riformare la nostra personalità e la direzione della nostra vita, e, se sappiamo cosa desiderare nella vita, il Sankalpa può essere definito “il creatore del nostro destino”.

Ecco alcuni esempi di Sankalpa:

  • Sono consapevole ed efficiente
  • Io sono coraggioso – Io ho un grande coraggio
  • Ho fiducia in me stesso e credo nelle mie capacità
  • Ho successo in tutto quello che intraprendo

Se hai già avuto modo di seguire una lezione di Yoga Nidra, e vuoi dire la tua opinione o vuoi suggerire altri Sankalpa, puoi farlo nello spazio riservato ai commenti alla fine di questo post … mi piacerebbe molto sapere cosa ne pensi!

Ora, leggendo tutte queste belle cose è molto probabile che ti sia venuta voglia di provare… purtroppo, a meno che tu non abbia già molta esperienza in proposito, non puoi fare Yoga Nidra da solo,  ma devi rivolgerti ad un insegnante che ti guidi lungo le fasi della pratica.

Ta daaa! Ri-Eccomi qui! 🙂

Per farti provare, ho deciso di regalarti 20′ di pratica guidata di Yoga Nidra !

Faremo una lezione breve, che comprende la tecnica per rilassare le tensioni fisiche con la rotazione della coscienza, e le tensioni mentali con la visualizzazione.

Quando fare Yoga Nidra

Yoga Nidra puoi utilizzarla ogni volta che ti senti particolarmente stanco, stressato, o quando senti il bisogno di dover recuperare ore di sonno.

Per esperienza personale posso dire che il momento migliore per fare Yoga Nidra è dopo il  lavoro, oppure anche dopo un’attività fisica intensa o prima e dopo un evento importante.

A me piace farla anche la sera prima di addormentarmi… anche se facendola nel letto il rischio di addormentarsi è molto alto e, come abbiamo detto prima, Yoga Nidra è uno stadio che precede il sonno.

Ad ogni modo, secondo Satyananda, Yoga Nidra funziona anche nel caso dovessi addormentarti; l’importante è cercare di ascoltare la voce con un atteggiamento di rilassamento, senza concentrazione.

Quindi, se all’inizio dovesse capitare di addormentarti sin da subito, non preoccuparti, significa che comunque stai già iniziando il tuo percorso, eliminando le tensioni fisiche, mentali ed emozionali.

Vedrai che con il tempo e con la pratica diventerà sempre più facile mantenere la mente vigile senza “sentire il corpo” e senza altre distrazioni sensoriali.

Detto questo, mi sembra che tu ora abbia un motivo valido, anzi, più di uno, per spostare le chiappe dal divano al tappetino 😉

E arrivato il momento di rilassarsi profondamente…però prima ricordarti di condividere questo post, così anche noi ci sentiremo più rilassati!

Enjoy!

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50 commenti su “Cos’è lo Yoga Nidra, come si fa e perchè funziona (+lezione gratis)”

  1. Namastè Laura, intanto grazie per la cura che metti nel tuo lavoro, io stessa mi sento curata e trattata bene dai tuoi modi.
    Ho una domanda riguardo al sankalpa, non mi pare di averla letta tra i commenti: non riesco a sviluppare un sankalpa, ancora, perché non ho ben focalizzato cosa voglio sviluppare e quale direzione voglio seguire. È necessario avere un proprio seme o la pratica di nostra, portandola comunque avanti, aiuta ad ascoltarsi e “trovarne” uno davvero adeguato a me?
    Grazie ancora
    Namaste

    Rispondi
    • Scusa non avevo notato alcuni errori: “pratica di nidra” e “in ogni caso, portando avanti la pratica, con costanza”

      Rispondi
    • Namastè Berny,
      grazie per le tue gentili parole e per la tua domanda molto interessante.
      La pratica del sankalpa è profonda e molto personale, quindi è perfettamente normale avere delle difficoltà nel definirlo.

      Un sankalpa non è qualcosa che deve essere affrettato o forzato, è un processo di scoperta di te stessa. Non preoccuparti se non riesci ancora a definirlo chiaramente. La pratica dello yoga, soprattutto quando è connessa alla meditazione e all’ascolto interiore, ti aiuterà sicuramente a scoprire quale sia il tuo sankalpa.

      Inizia concentrando la tua attenzione su ciò che senti dentro di te, su ciò che ti muove, ti fa sentire viva e in pace. Il tuo sankalpa potrebbe emergere da queste riflessioni. Potrebbe essere legato a un cambiamento che desideri vedere in te stessa o nel mondo, o potrebbe essere una qualità o uno stato di essere che desideri coltivare.

      Ricorda, un sankalpa è un’affermazione positiva, formulata in modo semplice, in prima persona e al presente. Non si tratta di raggiungere un obiettivo, ma di abbracciare un percorso di trasformazione interiore.

      Non temere di non avere ancora un sankalpa definito, continua la tua pratica e ascolta il tuo cuore: la risposta arriverà nel momento giusto.

      Infine, se volessi approfondire questo argomento, ti consiglio di leggere l’articolo:

      L’intenzione nello yoga: cos’è, e come sceglierla…
      https://yoganride.com/intenzione-o-sankalpa-nello-yoga-cosa-e-come-sceglierla/

      Grazie ancora per la tua domanda e per la tua dedizione alla pratica.
      Buona continuazione & Namaste
      🙏

      Rispondi
  2. Cara Laura, è già da tempo che leggendo quello che ci mandi desidero ringraziarti per le molte qualità che vedo , dall’ entusiasmo alla pazienza, dalla freschezza allo sforzo di essere vicina allo yoga vero. Io sono un’ allieva da tanti anni con la voglia di imparare sempre e anche tu mi aiuti Paola

    Rispondi
    • Ciao Paola,
      grazie mille per le tue parole, sarà un piacere aiutarti e supportarti in questo fantastico viaggio.
      Scrivimi pure quando vuoi, il mio indirizzo è Laura@yoganride.com
      Buona continuazione, un abbraccio & Namaste. ???

      Rispondi
  3. Molto interessante grazie. Però piantiamola di parlare di IPNOSI a sproposito attribuendole falsità.
    È sempre meglio conoscere prima di denigrare…
    Enrico

    Rispondi
    • Ciao Enrico,
      ti ringrazio per il tuo commento, potresti per favore essere più specifico e raccontarci in quale punto abbiamo attribuito falsità all’ipnosi e che competenze hai in merito? Le informazioni che ho riportato, le ho tratte dal libro Yoga Nidra del maestro Satyananda
      e che riporta studi scientifici eseguiti con medici specializzati. Grazie della gentile collaborazione, buona giornata.

      Rispondi
  4. Solo una parola, Grazie mille, esperienza fantastica

    come sempre

    Tommy

    Rispondi
    • Ciao Tommy,
      super! Mi fa molto piacere che ti sia piaciuto. Buona continuazione ???

      Rispondi
  5. ah sottolineo che “il mio pensier”o che potresti contraddire”la mia opinione non è una mia scopertà e quindi io non sono un genio.ma ci ho avuto “a che fare” ma sono cose note già “nel tantrismo”e quindi sicuramente anche nello yoga.ti ho “fatto un po’ il quadro”sai com è quando hai problemi con la salute “cerchi soluzioni”o almeno io e non mi fermo ai dottori “nostri”come ho scritto sotto io sono contentissmo quando gente con l aids o la mulisclerosi od altro riesce ad “ottenere una vita migliore”con pratiche quali lo yoga o il qi gong o altro anche se ci sono anche molte “stronzate e fregature” ovviamente come già detto e come anche tu sottolinei “rivolgendosi a chi ha veramente esperienza e può e sà insegnarle”perché si possono fare più danni che bene se non si fà bene.perciò ti ho chiesto “anche la tua versione morbida della respirazione a narici alterne perché la trovo efficace ma dal mio punto di vista rimane “morbida”il che non le toglie niente.e uno dice non guarirò mai ma sulla “sedia a rotelle “che mi hanno indicato i dottori io non ci sono beh se non sei pazzo sei contentissimo per questa persona.e ti parlo di malattie croniche e degenerative.si tratta sicuramente di una “qualità di vita migliore”.che sinceramente pure io cerco se è possibile(ma prima di dire che è impossibile cerco di fare tutto il possibile che conosco e ricerco e se poi non è possibile dico è impossibile)lo dico perché altri fanno il contrario ma a dirti il vero non mi sento meglio di loro perché a volte bisogna saper lasciar andare e lasciar perdere(a volte anche questa è forza)e io qui sono debole.sono troppo attaccato alla via secondo me “ho vissuto troppo poco”e non lo accetto.questo può anche essere un punto debole invece che di forza.detto tutto ciò il thetha non mi ha causato”problemi” ci sono stato spesso” anzi”il “deltha”non so.non so ti ho specificato un po’ la mia schizofrenia che secondo me è più legata alle sensazioni che ai pensieri fai un po’ tu.ma come già detto è resistentissima ma tantissimo pure al “trattamento farmacologico”se no non ti starei qui a scrivere sarei fuori a spassarmela prendendo i miei farmaci che funzionano.e che vorrei migliorare “la qualità della mia vita possibilmente se possibile”e la classe medica e la medicina ufficiale non me lo rende possibile.fammi sapere che ne pensi laura.a presto.

    Rispondi
  6. comuque con “la circolazione celeste in theta ci dovrei essere”in teoria”in deltha non credo proprio. solo per farti valutare.poi io più che problemi col pensiero ho problemi con le sensazioni fisiche spiacevoli che non mi piacciono affatto queste sono proprio “imprevedibili”.nel senso col cervello e con il pensiero e la testa non farei cose folli tipo suicido o cose dell altro genere non mi farei saltare in aria o aggredirei persone..non dico di essere napoleone gesù o altro nè penso di dover salvare il mondo nè sono stato rapito da alieni ecc.insomma.il problema è che non mi fido delle “mie sensazioni fische”io di quelle ho paura non di quello che ho in testa”non sono depresso vorrei vivere meglio e il più a lungo possibile e magari con una salute migliore giusto per fare cose migliori che vuoi alla fine più che “pensieri folli”sono “umani e molto comuni e diffusi”..in thetha ci sono stato benissimo(se ci sono entrato con la circolazione celeste “in teoria questo dovrebbe essere accaduto”)e sì perché c è differenza tra schizofrenici io ho molte “isole di chiarezza”ma come già detto resistentisssimo al trattamento farmacologico al livello (quelli che “in teoria”dovrebbero essere “i migliori farmaci a me non fanno proprio niente come già detto ti scrivo solo perché “ricevo il reiki”altrimenti sarei morto già da più di 10 anni sempre per i dolori e non perché lo voglia.ecco valuta un pò.dato “che hai fatto studi”potresti anche “essere meglio dei medici con cui ho avuto a che fare”anche se una”la cosideravano un genio”ma ad essere sincero questa “genialità non lho vista da nessuna parte”alla mia prima domanda ho capito che “non poteva fare niente per me”poi magari sarà pure “geniale “che ne so io a me non è sembrato almeno non quanto mi aspettavo(forse mi aspettavo troppo)potresti parlare di molte cose con me e non penso che mi reputeresti “troppo strano”beh almeno spero.potresti “contraddirmi una sola idea”che mi contraddicono tutti ma il problema è che puoi solo “argomentare”mentre io ti posso dimostrare la verità di ciò che ti dico “con un semplice esperimento”da ripetersi quante volte vuoi finisce come dico io(la scienza con galileo si fondava proprio su esperimenti e “non argomentazioni”no laura perché ci sono varie schizofrenie che ne sò magari sei tu la persona che mi aiuta che ne so io.te l ho detto la mia schizo è resistentissima ma proprio resistentissima al trattamento farmacologico.fammi sapere ciao.

    Rispondi
  7. poi a me stupisce veramente molto come 5000 a C.ne sapevano più di noi occcidentali.quando tu dici che il prana è non misurabile mah potrei darti ragione ma non è che ne parli solo “lo yoga”i cinesi chi i giapponesi qi o al contrario non importa gli indiani d america ecc.arriva reich (giustamente(si fa per dire) snobbato da freud che lo facceva con tutti es jung schultz ecc tutti superiori a lui ma lui non lo sapeva(opinione mia personale fate come volete)e chiama questa cosa “orgone”nel 1900 e qualcosa.e ciò che per altre “culture più antiche”era un fatto “evidente”diventa follia.a reich hanno dato del pazzo e mi sa che è pure “impazzito”non so di preciso.mah.lui inoltre aveva successi clinici ma “non erano scientifici”che poi c è da chiedersi che c è di scientifico oggi.laura ma tu pensi veramente che persone con “problemi psichici stanno male perché il cervello non fà le giuste reazioni chimiche.”a dire il vero la scienza lo ha smentito ma non te lo direbbero mai.come so che gli psicofarmaci non aiutano “quasi nessuno”io purtroppo le vedo queste cose.ma loro possono dire “in medicina non ci sono certezze”come già detto.ma allora non parliamo quasi più di scienza vabbè è logico è sempre in continua evoluzione.tipo la scienza psichiatriatrica “non sa spiegare l attacco di panico”che non è poi chissà quanto grave.mah.o l astrologia.hanno scoperto un pianeta che secondo”le attuali conoscenze scientifiche”non dovrebbe esistere ma di fatto c è è lì.in un certo senso corrisponde a me (ma questo siamo in pochi a saperlo)e chissà quanti altri ce ne sono io non credo di essere l unico.no non è un delirio ti assicuro so quello che dico le attuali conoscenze scientifiche non mi possono aiutare.ed è proprio per questo che ti chiedo di yoga nidra “perché dici che aggisce a livello spirituale”laura i farmaci non lo fanno questo non ci vuole chissàché per capirlo.perciò io insisto su questa cosa perché per ora “solo terapie spirituali mi hanno aiutato”i farmaci non mi fanno proprio meno di nulla.fammi sapere.

    Rispondi
  8. ora laura scusa la domanda dopo tutto ciò che ho scritto.sei sicurissima che “non posso provare yoga nidra”???te lo chiedo perché anche “la circolazione celeste è sconsigliata agli schizofrenici”.e poi scusa non entro proprio nei dettegli ma se ti dico che “mi ha salvato momentaneamente”non ti direi una bugia.cioè perché i dottori mi hanno potuto dire in faccia”in medicina non ci sono certezze”e tu non mi puoi dire”provalo ma non ci sono certezze”.tanto io devo per adesso più alla medicina alternativa che a quella ufficiale,se fosse per la “ufficiale”non ti starei nemmeno a scrivere,perdona la sincerità.e vedi che ho molte “isole di chiarezza”quindi non ti sto scrivendo stupidaggine so quello che ti dico.fammi sapere laura e buona giornata.

    Rispondi
  9. ah in percentuale parlo di un miglioramento della salute “temporaneo”almeno del 90%.per la precisione.un “rilassamento vero”non “uno stordimento farmacologico”.

    Rispondi
  10. personalmente ho trovato “la circolazione celeste in versione morbida”(che purtroppo non posso dire dove l ‘ho pescata)la più benefica per me(personalmente)e io di meditazioni non ne conosco 2 o 3 ma 129 “sperimentate”non per vantarmi perché magari ne esisteranno anche “altre migliori”che non conosco.buon anno anche a te laura e da un po’ che non “passo dal sito”quindi tu mi suggerisci di stare attento anche “alla respirazione narici alterne tua”che definirei “morbida”????e all respiro dell ape pure???

    Rispondi
  11. ah importantissma anche “la centratura”come ottenerla?respiro consapevole o guardando più volte un punto sul muro finché non si vede più.per alcune malattie alcuni suggeriscono pure il qi gong o zhan zhuang.esiste gente che hanno malattie croniche anche degenerative a cui è “stata indicata la sedia a rotelle”che con “queste cose”ancora camminano e spero continino a farlo.come ho visto una donna americana malata di aids aiutarsi con lo yoga e il qi gong li usava tutte 2.ora non sono un esperto perciò trovateli e mettetevi in contatto se vi và e vi conviene perché qui non è che “puoi improvvisare”se lavori con “cose energtiche”come anche con “lo yoga”è meglio sapere cosa si fà per non avere più danni che benefici.tutto qui.buona giornata.

    Rispondi
  12. Ciao! complimenti per la chiarezza delle tue lezioni e spiegazioni! seguo da un paio di anni un corso di HATHA YOGA livello base e vorrei provare YOGA NIDRA. Cosa vuol dire che è sconsigliato a chi ha problemi psicologici?
    Io ogni tanto soffro di lieve ansia, dovuta alla frenesia della vita quotidiana (è un continuo correre da una parte all’altra e fare tutto di fretta) e al fatto che sono una persona precisa, che programma sempre tutto e ci tiene a rispettare i programmi. Posso comunque provare nidra? non ho patologie.
    Grazie!
    Cristina

    Rispondi
    • Ciao Cristina,
      grazie per il tuo commento, sarò felice di risponderti.
      La pratica di yoga Nidra è sconsigliata in caso in cui si soffre di schizzofrenia e depressione grave mentre è particolarmente utile per gestire lo stress e l’ansia soprattutto quella derivante dalla frenesia della vita quotidiana.
      Per cui se ti andrà di provare, sarò felice di poterti guidare nel rilassamento, sono certa che ti piacerà…. è suuperrr rilassante.
      Buona continuazione e se ti va, fammi sapere come sarà andata. Un abbraccio e ci vediamo alla prossima ???

      Rispondi
  13. tipo il respiro dell ape te l ho avevo già detto stavo proprio male male e l ho fatto in modo prolungato ti dico pure i dolori fisici mi ha eliminato incredibile.e ti ho che quel giorno mi ha visto una ragazza che mi ha detto “che mi vedeva benissimo” perché vabbé io infatti “ero rimasto attaccato un po’ al passato”ma effettivamente stavo bene in quel momento.no solo per sottolineare l efficacia della tecnica mentre a me personalmente i farmaci non fanno proprio niente guarda meno che zero veramente.vabbè ti saluto scusa se sono un po’ ripetitivo ma devo più a te che ai medici e sono una persona grata perciò te lo dico.

    Rispondi
  14. ah grazie laura peccato speravo potesse essermi utile ma volevo il tuo ok prima come già detto.devo dire comuque che già alcune tecniche del sito mi hanno aiutato moltissimo tipo il respiro dell’ape ma anche quella a narici alterne.penso che queste le posso fare senza problemi.di nuovo grazie laura e complimenti per il tuo lavoro.

    Rispondi
    • Ciao,
      mi fa molto piacere che con queste tecniche ti senti meglio.
      Ad ogni modo, considera che quando si soffre di patologie, è sempre meglio essere seguiti da un insegnante di yoga dal vivo poichè può consigliarti tecniche su misura. In particolar modo, è meglio eseguire sotto la supervisione di un insegnante la respirazione a narici alternate poichè le tecniche di respirazione hanno un importante influenza sul sistema nervoso e quindi è opportuno accertarsi che venga eseguita correttamente e che sia adatta alla tua condizione. Buona continuazione e buona anno.

      Rispondi
  15. sai com è dato che i medici per me concretamente non fanno un cazzo ho dovuto fare da me il che mi ha anche avvicinato allo yoga e come te “ho condiviso qualcosa che a me personalmente ha aiutato”tra cui anche il respiro dell ape.ma qui mi sa che “lo yoga nidra”è un pò più profondo.ora se non avessi problemi “psicologici”lo tenterai senza esitazione ma dato che la mente è complessissima vorrei aver il tuo ok prima di “provarlo”

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    • Ciao,
      grazie per avermi contatta, sarò felice di risponderti.
      Come hai potuto intuire, Yoga Nidra è una pratica molto profonda e ahimè è assolutamente sconsigliata in caso di “problemi psicologici”.
      Per questo motivo ti sconsiglierei di eseguirla.

      Se però lo yoga ti interessa e volessi continuare questo percorso, ti consiglio di trovare un buon insegnante che possa seguirti dal vivo in modo da proporti delle pratiche su misura specifiche per la tua condizione piuttosto che fare delle pratiche da autodidatta.

      Buona continuazione & Namaste.

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  16. laura dato che con il corpo và così così vorrei provare yoga nidra.però ti avverto sono fortissimamente schizofrenico del tipo farmaci non fanno niente solo reiki aiuta.però alcune tecniche che tu hai condiviso mi aiutano più dei farmaci in particolare il respiro dell ape e le altre.fammi sapere per favore.mi interessa perché ho letto che “agisce a livello spirituale”e per adesso solo questo mi aiuta ti ho detto i farmaci non mi fanno niente.fammi sapere se può essere pericoloso io il mio sankalpa l ho già scelto.

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  17. ancora qualche consiglio “utile”non sono medico premettoho i miei problemi la medicina tradizionale ha fallito con me e posso scrivere solo perché ho ricevuto il reiki ma anche perché ho sempre cercato di migliorare la situazione da solo. (spero non sia una cosa negativa alcuni dicono sì altri no quindi non so.so di non sapere.però so che devo migliorare il karma quindi perdonatemi.per chi come veronica ha soffereze forti e lo yoga era anche concepito per migliorare queste cose infatti dovrebbe separare dalla sofferenza ed unire con dio.poi lo vogliono portare alle olimpiadi ma sinceramente non mi và di commentare(è già un commento haha).come il “buddihismo occidentalizzato” ignora il karma e quindi le leggi morali che servono appunto per non soffrire.e ci sono anche nello yoga.perciò domanda a laura.io non ho rispettato la non violenza “posso praticare lo stesso??alcuni sostengono si altri no e io sinceramente non so.io ti parlo di violenza estrema perdona la sincerità .allora per sofferenze forti praticare prima l abbandono a dio(è una tecnica dei yoga sutra e noi di yoga parliamo.)non dicendo dio io mi abbandono a te.io=ego quindi evitate.bene allora come?cito gesù dio sia fatta la tua volontà meglio se sul letto ad occhi chiusi.questo da praticare molto finché non va meglio.ultimo consiglio praticare la retta presenza mentale il più possibile. qui aiutano la respirazione consapevole ma anche il respiro dell ape di laura e quella a narici alterne.bene più di così non posso fare.l abbandono porta a una “trasformazione interiore molto positiva” quindi non abbiate paura.più forte è la sofferenza più forte dovrebbe essere l abbandono.comuque non per qualcosa ma siccome ho dovuto “occuparmi dell ombra”jung ecc domanda a laura se siamo in positivo neghiamo il negativo ma poi questo emerge almenoché non si liberi dalla dualità.l energia mentale non è sufficentepure il pensiero positivo caro alla new age non va bene perché escludiamo il negativo che finisce nell ombra.o lo yoga nidra è immune a ciò???scusa è che sto prendendo in cosiderazione di provarlo e vorrei saperne di più.

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  18. veronica vale anche per te.io ho “il mio inferno personale”lo merito ma ti posso assicurare che vale anche per te.non ti prometto che guarirai ma proverai amore pace e gioia ciò che tu sei tu non sei la tua malattia la malattia ti è capitata.tu sei amore pace e gioia se vuoi e ti ho detto come.

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  19. ah abbandonarsi a dio “porta sempre”a pace amore e gioia.mi direte che rompipalle.eh perdonatemi devo migliorare il karma e laura mi permette di farlo quindi la ringrazio immensamenteah anche se siete “in una situazione infernale”che ovviamente non vi auguro.

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  20. scusa non ho letto “pagamenti”magari è possibile un abbonamento mensile “personalizzato”scusa ma tu dici che le tue lezioni sono per principianti ma mi dispiace contraddirti da principiante ti dico che le posizioni che ti ho detto “sono per principianti”almeno per me poi magari altri riescono penso sia soggettivo.c è una sequenza specifica per massimizzare i benefici???’fammi sapere laura e buon lavoro.

    Rispondi
  21. laura detto tra me e te questa cosa di yoga nidra la trovo interessantissima.infatti nel tantra dicono che kundalini appare prima che sorge il sonno “energia non misurabile”mah.ecco un “altra energia non misurabile”abbandonarsi a dio.come??vabbò fate qualche ricerca.del resto niente dato che ho lasciato l e mail se vuoi laura contattami per farmi sapere.mi interessava anche il discorso dello yoghi da te citato non pensando si accumulano tensioni perché non è proprio “nella tradizione”ed è proprio per questo che mi interessa.dato che si tratta “di qualcisa di guidato”non mi piace tanto almenoché poi dopo possa fare da solo.comuque non ho letto tutto ciò che hai scritto perdonami sono pigro.guarda ero già iscritto al tuo blog e come già detto le lezioni che ricevevo da te erano belle ma io non ho possibilità con lo yoga classico.c erano quelle posizioni “in particolare quella del bambino”e poi non c è l ho fatta più a seguirti.mi dispiace io neanche il cane riesco a fare.tranne posizioni semplicissime che so la mezzaluna la semitorsione spinale il cobra insomma il bastone l aquila (dipende da come mi sento emotivamente,il pesce la barca (non benissimovabbò la montagna da seduti il piegamento all indietro con in piedi la locusta (non benissimo)la candela (male) vabbò il cadavere la posizione perfetta (in modo imperfetto)la montagna in piedi il triangolo /non proprip bene)la sediala posizione semplice capovoltanon bene)l albero (dipende come sto emotivamente i guerrieri 1 e 2 yoga mudra in variante e basta.laura che devo fare .questi i miei limiti.non mi puoi fare “qualcosa di personalizzato in base ai limiti”e magari aggiungi qualcosa???informami sui costi “privatamente “hai l e mail.dammi un cosiglio domani se il tempo è bello mattina ovviamente faccio queste posizioni.penso che abbia anche importanza la sequenza scusa ma non mi intendo più di tantomagari mi dici conj queste posizioni la sequenza e poi aggiungi qualcosa di semplice,ecc.però prima “fammi sapere in privato costo ecc.tanti saluti e4 complimenti per il tuo lavoro.

    Rispondi
  22. Ciao Laura, ho seguito la tua lezione di toga nidra ed è stata un’esperienza bellissima e rilassante,ho un unico dubbio:nella fase in cui si contano i respiri, il respiro deve essere molto profondo,allungato,o normale? Grazie,e complimenti per il sito e per i tuoi articoli,sempre interessanti ed esaustivi. Namastè 🙂

    Rispondi
    • Ciao Manuela,
      grazie per le tue parole :))
      Per quanto riguarda la tua domanda, considera che nella fase in cui si contano i respiri, se ti risulta facile utilizzare la respirazione yogica completa (respiro allungato), sarebbe meglio, diversamente, se ti risulta difficoltoso, allora va benissimo anche respirare normalmente. Spero di esserti stata utile, Buona giornata & Namaste ???

      Rispondi
  23. Ciao Laura finalmente ho capito come deve essere formulato il Sankalpa ero sempre in difficoltà quando dovevo pensarlo e non lo esprimevo con forza e decisione. Domani farò la tua pratica di yoga Nidra, intanto grazie per la tua attenta presenza Namaste’.

    Rispondi
    • Grazie Stefania,
      mi fa molto piacere sapere di esserti stata d’aiuto… buon sankalpa a te e ci vediamo alla prossima!
      Namaste ???

      Rispondi
  24. Grazie per le notizie su Yoga nidra. penso proprio che sia ciò di cui ho bisogno in questo periodo per riequilibrarmi mentalmente e fisicamente. Oltre 30 anni fa ho frequentato per diverso tempo lezioni di yoga classico che ho continuato per circa 3 anni. Poi ho abbandonato questa pratica (ma mi rendo conto che ho fatto male perché ora sono terribilmente rigida e gli anni passano…). Adesso desidero dedicarmi almeno alla versione Nidra. Ciao!

    Rispondi
    • Ciao Micaela,
      grazie per il tuo commento. Mi fa molto piacere che ti sia tornata la voglia di rimetterti sul tappetino, sono sicura che non te ne pentirai 😉
      Buona continuazione e ci vediamo alla prossima ???

      Rispondi
  25. Ops non si vede la frase. Il mio sankalpa puó essere Io sono guarita?

    Rispondi
    • Ciao Veronica,
      grazie per il tuo commento e la tua preziosa testimonianza:)

      Mi fa piacere che lo yoga ti stia aiutando e credo che yoga nidra possa fare altrettanto perchè la mente è uno strumento potente e meraviglioso che possiamo usare a nostro vantaggio.

      In più è anche gratis, per cui, perchè non provare ad usarla come terapia curativa?

      Poichè non si può fare di tutta l’erba un fascio, non posso assicurarti che funzioni sempre ma, anche se non possiedo di dati scientifici alla mano, mi sento sicura di affermare che pensare positivo non ha controindicazioni.

      Quindi, poichè il sankalpa dovrebbe essere un proposito positivo ed è evidente che il tuo sankalpa lo è, trovo che sia perfetto per le tue sessioni di Yoga Nidra.

      In più, ti ricordo che oltre alla pratica di Yoga nidra, puoi utilizzarlo e ripeterlo mentalmente anche ogni volta che ti metti sul tappetino, sia all’inizio della pratica, che durante il rilassamento finale.

      Buona continuazione e se ti va, tienimi aggiornata, mi farebbe piacere :)))

      Ti auguro il meglio,
      un mega abbraccio e Namaste
      ???

      Rispondi
  26. Ciao Laura, io ho una malattia autoimmune degenerativa e lo yoga “classico” mi ha davvero cambiato la qualità della vita, sia fisicamente che mentalmente. Ora vorrei approcciarmi allo yoga nidra: il mio sankalpa può essere ? É troppo utopistico pensare di guarire o per lo meno fermare una malattia definita incurabile dalla scienza? Grazie, un saluto

    Rispondi
  27. Ciao Laura,
    pratico yoga nidra da pochi giorni e ho notato una cosa un po’ “strana”.
    Ogni volta che finisco di fare yoga nidra sento il bisogno di urinare, è normale? ? ho provato a svuotare la vescica prima di iniziare ma non cambia niente, ogni volta che finisco devo fare la pipì!!! Posso avere un tuo parere? Grazie mille

    Rispondi
    • Ciao Raffaella,
      grazie mille per aver condiviso la tua domanda… molto curiosa! Sinceramente è la prima volta che mi viene segnalata questa cosa.
      Credo che possa essere causato dal fatto che siccome la pratica di Yoga Nidra rilassa le tensioni a livello: fisico, emozionale e mentale, e considerando il fatto che esiste una relazione corpo-mente, con la pratica vengono rilassate quindi anche le tensioni negli organi interni (reni compresi) migliorandone la funzionalità, con la conseguenza che ti scappa la pipì. Spero di esserti stata utile, buona continuazione 😉

      Rispondi
  28. io voglio dimagrire si può desiderarlo durante la pratica?

    Rispondi
    • Ciao Roberta,
      Posso capire il tuo desiderio di dimagrire…credo che molte donne lo desiderino (e anche molti uomini:)))
      In realtà non c’é bisogno di desiderarlo poiché dimagrire non dovrebbe essere il nostro obiettivo ma é una diretta conseguenza della pratica regolare dello yoga.
      Infatti, praticando yoga con costanza e regolarità, possiamo rilassare le nostre tensioni fisiche, mentali ed emozionali.
      Rilassando le tensioni, possiamo facilmente controllare la nostra mente e quindi cambiare le nostre abitudini, come abbuffarsi per fame nervosa, oppure per ansia.
      Inoltre, lo yoga porta anche consapevolezza nella scelta della qualitá e della tipologia di cibo che stiamo ingerendo, così col tempo, tendiamo ae optare per una alimentazione sana, equilibrata e quindi si dimagrisce senza sofferenza ma con naturalezza.
      Spero di esserti stata utile, ti auguro una splendida continuazione e Namasté :))

      Rispondi
  29. Laura sei bravissima e sei abbastanza dettagliata nelle spiegazioni…mi piace fare yoga con te.
    Potresti mandarmi un esempio di sankalpa da dire x aiutarmi a smettere di fumare. Vorrei realmente uscire da questa dipendenza
    Grazie
    Santa

    Rispondi
    • Grazie Santa 🙂 per rispondere alla tua domanda, ti riporto un estratto del libro di Yoga Nidra in cui viene descritto il significato del sankalpa:

      “Il sankalpa è uno strumento potente nelle mani dell’uomo.
      Lo scopo del sankalpa non è quello di soddisfare dei desideri, ma di creare forza nella struttura della mente. Potete anche affermare che il sankalpa è la forza della volontà. Il sankalpa dovrebbe fatto solo quando se ne comprende il vero scopo e significato. Inizialmente la maggior parte delle persone non sa cos’è il sankalpa o quale formulare.
      Perciò è meglio attendere fino a quando si sviluppi una tale comprensione. Il sankalpa se usato saggiamente può creare una direzione in tutta la vita. Ma se lo usate solo per sradicare cattive abitudini come bere o fumare, allora lo state adoperando male.
      Lo scopo del sankalpa è di influenzare e trasformare tutto lo schema di vita, non solo fisicamente, ma anche mentalmente emozionalmente e spiritualmente.
      Per questo motivo non consigliamo l’uso per eliminare cattive abitudini. E’ meglio scegliere un sakalpa che possa cambiare l’intera personalità, in modo da divenire più equilibrati, felici e soddisfatti. Quando il sankalpa diviene la forza direttrice, tutto ciò che fate nella vita, avrà successo”.

      Quindi secondo Satyananda è preferibile non usarlo per eliminare brutte abitudini ma scegliere un sankalpa più elevato.

      Altri insegnanti sostengono che se non si correggono le cattive abitudini è difficile proseguire nell’ascesi spirituale, per questo il sankalpa dovrebbe essere utilizzato non solo per quello ma per tutto quello che può portare alla liberazione.
      Il sankalpa per essere efficace dovrebbe essere formulato direttamente dalla persona che ne fa uso trattandosi di un lavoro personale e soprattutto dovrebbe esserci la convinzione di volere un cambiamento.

      Spero di esserti stata utile, buon sankalpa 🙂

      Rispondi
  30. Grazie Laura per il tuo post. Mi sono avvicinata allo yoga da due settimane e sento già i benefici, sia fisici (molta più flessibilità del corpo) che mentali (maggiore serenità quotidiana). Il tuo sito mi aiuta molto e spero presto di acquistare il tuo corso per principianti entrando appieno in questa favolosa pratica di vita!
    Domani mattina proverò la lezione guidata di Yoga Nidra che mi hai inviato per mail.Ovviamente non vedo l’ora di farla! Ti farò sapere.
    Grazie ancora. A presto e buona giornata.

    Rispondi
    • Ciao Veronica, è stupendo che tu riesca già a sentire i benefici dello yoga! Stai attenta perchè più lo fai, più ti sentirai meglio e più lo faresti 😉
      Spero che Yoga Nidra ti sia piaciuto. Personalmente trovo che sia più efficace farlo la sera, però mi piacerebbe sentire anche la tua opinione avendolo provato di mattina. Buona continuazione e buona giornata 😉

      Rispondi
  31. Concordo con il commento precedente.
    Non penseremo io non ho paura bensì
    Io sono coraggiosa.
    Io ho un grande coraggio.
    Ciao grazie

    Rispondi
    • Ciao Daniela, ti ringrazio per il tuo parere. In effetti, come ho detto qui sopra a Gabriella, vedendo la cosa da questo punto di vista, sono d’accordo con voi ed ho modificato questo sankalpa così come me lo hai suggerito. Grazie per il tuo prezioso contributo. Buona giornata 🙂

      Rispondi
  32. Hari om! Sono un’insegnante yoga Satyananda certificata, mi permetto di fare una precisazione: il sankalpa è un momento importante della pratica, essendo una sorta di “ordine” impartito alla mente la frase da ripetere mentalmente per tre volte non deve contenere negazioni al suo interno, ma solo formulazioni che abbiano senso propositivo
    Grazie
    Om Shanthi

    Rispondi
    • Namaste Gabriella, grazie mille per la tua precisazione. Ho riportato questo sankalpa così come mi era stato insegnato dalla mia insegnante. Ad ogni modo vedendo la cosa sotto questo punto di vista, sono d’accordo sul fatto che la formulazione debba avere un senso positivo, quindi ho provveduto a correggere il post. Grazie ancora e buona giornata 🙂

      Rispondi

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