Settimo chakra: il chakra della corona

In questo articolo approfondiremo il settimo chakra, conosciuto anche come chakra della corona.

 Per una visione più generale sui chakra, ti suggeriamo di leggere l’articolo Cosa sono i Chakra, come funzionano e perché possono aiutarci a migliorare il nostro benessere psico-fisico

Ecco qui gli argomenti che tratteremo:

Caratteristiche del settimo chakra

Il settimo chakra, o “Chakra della Corona”, si trova sulla sommità del capo, alcune teorie sostengono al di sopra della testa.

Il suo nome in sanscrito è Sahasrara, che significa “mille volte”.

La sua funzione è il collegamento spirituale, ed è il centro della spiritualità e della fede. (A prescindere da quale sia il nostro credo religioso.)

Serve per metterci in relazione con la nostra parte spirituale, la nostra interiorità e, quindi, con il divino. E’ una spiritualità che trascende la religione, è piuttosto uno stato dell’essere, che va oltre il mondo fisico e crea nella persona un senso di interezza, dando scopo alla nostra vita e creando un contesto più ampio in cui collocare la nostra esistenza.

L’attivazione di questo chakra implica l’apertura a nuovi modelli di pensiero, e a fonti di saggezza e conoscenza nuove e mai esplorate prima.

Il suo colore è il violetto, tradizionalmente associato alla ricchezza spirituale e saggezza.

In alcuni casi può essere identificato anche con il colore bianco che è il colore della luce e della purezza, e che racchiude in sé tutti i colori, simbolo di verità e volontà di apertura.

La sua energia è nel presente e ci aiuta ad abbandonare il passato, lasciandoci alle spalle eventi o traumi, e ci insegna a riconoscere le nostre responsabilità.

Il chakra della corona è associato alla ghiandola pineale, un centro che, nel nostro corpo, regola i bioritmi, come il ritmo sonno-veglia, fame-sete e la temperatura corporea, oltre che stimolare l’ipofisi a produrre ormoni.

Lavorare con il settimo chakra significa prendere consapevolezza di essere parte di un tutto… e percepirne l’unità.

Da un punto di vista evolutivo Sahasrara si sviluppa in età adulta, ma non esiste uno stadio evolutivo preciso, poiché si realizza in modi e tempi diversi durante il corso della vita, attraverso la libertà spirituale e la stimolazione intellettuale, contribuendo così a creare la nostra struttura cognitiva, le nostre credenze, la comprensione del mondo, la capacità di mettere in discussione il pensiero di altri, e di pensare in modo autonomo.

Sguardo d’insieme sul settimo chakra

  • Significato del nome: sahasrara = mille
  • Zona corrispondente: sommità del capo
  • Parti del corpo: organismo in generale
  • Ghiandola corrispondente: ghiandola pineale
  • Colore: viola, bianco, oro
  • Mantra: Om (oppure nessuno)
  • Elemento:
  • Funzione: consapevolezza, comprensione, conoscenza di se stessi
  • Bloccato dagli: attaccamenti terreni
  • Diritti fondamentali: diritto di conoscere ed imparare
  • Cristalli: diamante, quarzo ialino
  • Animali simbolici: nessuno secondo alcuni, un serpente secondo altri
  • Aspetti interiori positivi: forza spirituale, fede, introspezione
  • Aspetti interiori negativi: superstizione, disinteresse per la vita terrena, vita ritirata
  • Disturbi fisici: malattie croniche, debolezza del sistema immunitario
  • Disturbi psichici: esaurimento mentale, depressione, indecisione, carenza di gioia di vivere
  • Affermazione: Io credo. Io so, sono luce, sono in pace

Caratteristiche del settimo chakra in equilibrio

Una persona con un settimo chakra in equilibrio possiede in genere una connessione spirituale profonda con il divino che è in tutte le cose, e riesce a vederlo ovunque nei suoi infiniti aspetti.

Si tratta di una persona intelligente, consapevole e riflessiva, con una grande apertura mentale, capace di mettere in discussione, analizzare e assimilare informazioni, ma allo stesso tempo presenta saggezza ed una ampia comprensione, poiché la condizione di dualità è stata superata e fa esperienza di una felicità incondizionata che fa da sfondo alla realtà.

Chi raggiunge questo stadio massimo di consapevolezza sarà fonte di forza ed ispirazione per il prossimo.

Caratteristiche del settimo chakra in disequilibrio

Da un punto di vista fisico, in generale, uno squilibrio del settimo chakra si può manifestare con mal di testa, emicranie ed amnesie, ma non esistono vere e proprie patologie legate a questo centro energetico.

Una chiusura o una carenza di Sahasrara comporta un impedimento al flusso energetico lungo il cammino della coscienza, e si manifesta come difficoltà nell’apprendimento e nella concentrazione, oppure con un senso di chiusura e ostilità verso nuove informazioni o punti di vista.

Un altro tipico “sintomo” di un settimo chakra carente è lo scetticismo spirituale, ossia la convinzione che non esista nulla al di fuori del mondo tangibile.

Cioè: vedere per credere.

La carenza di Sahasrara è spesso collegata ad un eccesso dei chakra inferiori, che si manifesta con attaccamento alle cose materiali.

Quando invece la sua energia è in eccesso può portare ad un eccesso di dipendenza spirituale, può spingere a perdere il contatto con il proprio radicamento e le proprie emozioni, perché viene sottratta energia ai chakra inferiori.

In altri casi, un eccesso si può manifestare anche con un iperintellettualismo e dissociazione dal corpo.

Confusione, fobie e psicosi possono essere segnali di un Sahasrara in eccesso, poiché, come accade nel sesto chakra, un eccesso di energia nella zona del cervello non permette di pensare con chiarezza, in quanto arrivano più informazioni di quelle che si è in grado di processare.

Ma cosa porta un settimo chakra a disequilibrarsi?

Nella cultura occidentale, l’eccessiva intellettualizzazione ha allontanato le persone dalla propria spiritualità.

L’attaccamento alle cose materiali ed alle proprie credenze, unito al bisogno di controllo, ha fatto in modo che la divinità che è in ognuno di noi venisse dimenticata e indebolita dalla paura, dalla vergogna e dal dubbio.

Anche l’imposizione di una religione, oppure una educazione rigida, atta a spegnere la curiosità, possono essere responsabili di uno squilibrio nel settimo chakra.

Suggerimenti e consigli per riequilibrare il settimo chakra

Ma come fare a lasciare andare l’attaccamento ed il controllo che tanto ci fa sentire sicuri, ma spesso infelici, ed imparare a fluire e vedere la bellezza e la divinità in tutto ciò che ci circonda?

Essendo un centro energetico con una determinata frequenza, oltre allo yoga, ci sono delle pratiche semplici ed alla portata di tutti, che possono essere praticate quotidianamente senza sforzo e possono aiutare ad armonizzare e sintonizzare il settimo chakra alla giusta frequenza.

Ecco di seguito qualche suggerimento:

Utilizzo dei simboli: 

Il colore può essere un ottimo strumento per sintonizzarci sulla giusta vibrazione…quindi via libera a viola, bianco e oro.

Affermazioni:

Si possono utilizzare delle affermazioni per sintonizzare una frequenza equilibrata del settimo chakra, ripetendole durante la giornata o mettendo dei post-it sullo specchio del bagno o sul frigo per poterli leggere nell’arco della giornata, tra cui:

  • sono guidato dalla mia saggezza interiore
  • sono aperto a nuove idee
  • l’informazione di cui ho bisogno giunge a me
  • il mondo è il mio maestro
  • Sono in completa armonia con il mio essere e mi fido della vita

Attività:

Una delle attività più efficaci è camminare per i monti, in mezzo alla natura ed ammirare il paesaggio dalla cima. Questo permette di vedere le cose da una prospettiva diversa ed ampliare i nostri orizzonti e possibilità, non solo in senso visivo, ma anche in senso metaforico in ogni aspetto della propria vita.

Staccarsi dalla vita quotidiana ed immergersi nella natura, permette anche di sentirci parte di un tutto più grande di noi, di cercare e trovare la tranquillità e recuperare la chiarezza mentale e la giusta prospettiva sull’importanza delle cose.

Yoga, meditazione e mudra per il settimo chakra

Yoga

Lo yoga è un’ottima pratica per aiutarci a riequilibrare il settimo chakra, in quanto lavorando sia a livello fisico che energetico, agisce in maniera completa, risintonizzandoci sulla giusta frequenza.

Gli asana migliori per riequilibrare Sahasrara, sono quelli grazie ai quali si riesce a “trascendere” il corpo dalla mente, ovvero quello stato in cui si riesce, anche solo per qualche secondo, a non “percepire” più il proprio corpo, provando una profonda sensazione di pace e rilassamento… come in Yoga Nidra, per esempio.

Meditazione

Anche per questo centro energetico superiore, la meditazione è un ottimo strumento per riportarlo in equilibrio.

Qualsiasi tipo di meditazione può andar bene, ma se si vuole praticare in modo più mirato, si può meditare utilizzando il mantra Om, che collega il principio e la fine di tutte le cose, oppure visualizzando il colore viola, bianco oppure oro.

Per scoprire tutti i segreti ed i benefici della meditazione, ti consigliamo di leggere il nostro articolo Che cos’è la meditazione, come funziona… e perché può aiutati a vivere meglio

Se invece vuoi passare subito alla pratica, ti consigliamo il nostro Corso di Meditazione per Principianti che è completamente gratuito e ti darà tutte le basi pratiche e teoriche per meditare in modo efficace

Mudra

Se pratichi yoga o meditazione, molto probabilmente ti è già capitato che l’insegnante ti abbia invitato a metterti in una posizione seduta comoda portando il dito indice a contatto con il pollice, vero?

Questo gesto delle mani è infatti uno dei mudra più utilizzati nella meditazione ed a seconda di come viene praticato, viene chiamato Chin mudra oppure Jnana mudra.

I due mudra, sono molto simili tra loro e ciò che li differenzia è solamente la posizione del palmo della mano. Quando è verso l’alto è chiamato Chin mudra, il gesto psichico della coscienza mentre, quando il palmo è verso il basso è chiamato Jnana mudra, il gesto psichico della conoscenza o saggezza.

Entrambi i mudra, aiutano ad aumentare la concentrazione, migliorano la meditazione e favoriscono l’entrata nello stato meditativo.

Per questo motivo sono utili per favorire l’armonizzazione dei chakra superiori, specialmente del settimo chakra.

Se vuoi passare alla pratica, srotolando il tappetino, ti consiglio di provare la lezione gratuita Mettiti a posto i Chakra, nella quale faremo un bellissimo viaggio nel corpo attraversando tutti i Chakra

Test: hai i chakra sballati?

CHAKRA_TEST_2.0

Questo test, facile e divertente, ti aiuterà a comprendere come stanno i tuoi chakra

Puoi ripetere questo test tutte le volte che vorrai perché i nostri chakra, che ci piaccia o no, si sballano spesso. 🙂

Quindi, anche se leggendo il risultato ti capiterà di scoprire che hai qualche disequilibrio nei tuoi chakra, ti consiglio di evitare di rimanerne deluso o leggerlo come una carenza, ma anzi!

Prima di passare alle domande ti suggerisco di leggere l’introduzione che trovi all’inizio del test, che abbiamo scritto con l’intenzione di aiutarti a capire qual’è la natura di questo test.

Programma Yoga e Meditazione per tutti i chakra

Questo programma è ideale da fare quando senti il bisogno di “metterti a posto i chakra”. 

Lo consiglio a chi sente la necessità di riportare equilibrio nei vari centri energetici, o in generale se si vuole approfondire questo argomento attraverso la pratica dello yoga.

Il programma è composto da lezioni yoga e meditazioni studiate appositamente per lavorare su un chakra specifico.

Seguendole in ordine progressivo, avrai la possibilità di compiere uno straordinario viaggio alla scoperta delle energie che scorrono all’interno del tuo corpo, e di praticare alcune delle migliori tecniche che lo yoga e la meditazione ci mettono a disposizione per prenderci cura dei chakra “sballati”.

Ogni settimana lavoreremo con un chakra differente. In questo modo, poiché ogni centro energetico è relazionato ed influenza anche gli altri, avrai la possibilità di fare un lavoro completo e bilanciato.

Per questo motivo, anche se dal test è risultato un disequilibrio di un solo chakra, per riportare armonia in quel chakra è comunque importante lavorare su tutti quanti i centri energetici.

Iscrivendoti al programma, riceverai una e-mail ogni 7 giorni, con un approfondimento sulle caratteristiche del chakra con il quale andremo a lavorare e le relative lezioni e sarai tu in base al tempo che hai a disposizione, al tuo stato d’animo, ed alle tue preferenze a decidere come, quanto e quando praticare.

Noi ti metteremo a disposizione una serie di lezioni di stili e durata differenti che potrai combinare in funzione delle tue esigenze, ad esempio:

  • Hatha yoga per il primo chakra (15 min)
  • Hatha yoga per il primo chakra (1 ora)
  • Yin yoga per il primo chakra  (1 ora)
  • Meditazione per il primo chakra (10 minuti)
  • Meditazione per il primo chakra (20 minuti)
  • Meditazione per il primo chakra (30 minuti)

In questo modo, chakra dopo chakra, settimana dopo settimana, avrai la certezza di aver fatto un lavoro completo, sia a livello fisico che mentale oltre che aver ascoltato le esigenze del tuo corpo alternando la pratica tra esercizio fisico e rilassamento.

Conclusione

Ed eccoci arrivati alla fine del nostro viaggio attraverso tutti i sette principali chakra.
Siamo partiti dal chakra della radice, per risalire poi esplorando le sfaccettature di ogni centro energetico ed ora, con tutte queste informazioni e nuove conoscenze acquisite, chakra dopo chakra, possiamo tornare a rivederli, scendendo dall’alto verso il basso, utilizzando questa nuova consapevolezza per prenderci cura ed affinare sempre più la sintonizzazione di questi importanti centri energetici, in un flusso verso l’alto e poi verso il basso, che ci accompagna nel fluire della vita.

Bibliografia

Atlante dei Chakra di Kalashatra Govinda
Il libro dei Chakra di Anodea Judith
Il corpo sottile di Cyndi Dale
Mudra lo yoga delle mani di Gertrud Hirschi

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3 commenti su “Settimo chakra: il chakra della corona”

  1. Buongiorno, sono Daniela e volevo ringraziarti.
    Non so bene per quale sentiero sono arrivata a Yogan’Ride (e sinceramente non mi interessa saperlo ) ma è stata sicuramente una bellissima esperienza.
    Ho fatto il test dei chakra (il risultato disastroso ma utile. .risata )
    ho spulciato tutti gli articoli ho preso appunti e appreso ( e capito ? ) alcune cose che sicuramente mi saranno utili. Userò gli strumenti suggeriti ( tra cui i colori e i mantra)nella meditazione e nella pratica dello Yoga. Gli animali saranno fonte di ispirazione nei miei quadri.
    Grata di tutto quello che mi avete donato vi saluto con affetto.
    Daniela Corti

    Rispondi
    • Ciao Daniela,
      wow che bello! Grazie mille per le tue parole. E’ molto gratificante sapere di esserti stata utile e che gli animali corrisponderti ai chakra saranno fonte di ispirazione nei tuoi quadri, sarei super curiosa di vedere il risultato!
      Buona continuazione, un abbraccio & Namaste 🤗💚💖🙏

      Rispondi
  2. Ciao! Mi sono ritrovato nel DISEQUILIBRIO DEL SETTIMO CHAKRA, però non è bloccato, penso sia il contrario. Poiché sono sempre stato un ragazzo che pensa molto sulle cose, mi piace ragionarci su, e crede anche in alcune cose ultraterrene, da ormai un anno soffro di DP/DR, un disturbo dissociativo molto comune e non facilmente risolvibile; siccome non tutti riescono a capirne la causa. Esso mi porta confusione permanente come se fossi una nebbia. E ora leggendo dice che:
    “La carenza di Sahasrara (7 chakra) è spesso collegata ad un eccesso dei chakra inferiori, che si manifesta con attaccamento alle cose materiali.
    Quando invece la sua energia è in eccesso può portare ad un eccesso di dipendenza spirituale, può spingere a perdere il contatto con il proprio radicamento e le proprie emozioni, perché viene sottratta energia ai chakra inferiori.
    In altri casi, un eccesso si può manifestare anche con un iperintellettualismo e dissociazione dal corpo.
    Confusione, fobie e psicosi possono essere segnali di un Sahasrara in eccesso, poiché, come accade nel sesto chakra, un eccesso di energia nella zona del cervello non permette di pensare con chiarezza, in quanto arrivano più informazioni di quelle che si è in grado di processare.”

    Come posso uscirne? Come posso ritornare alla mia vita?

    Rispondi

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