Oggi voglio parlarvi di un altro gesto delle mani che, sono certa, vi sarà capitato di fare diverse volte: Anjali mudra, il gesto della preghiera.
Nello yoga i mudra sono gesti delle mani che hanno un importante effetto a livello energetico. Servono a evitare la dispersione di energia dal corpo, indirizzandola dove è necessario.
Ad ogni mudra sono associati particolari benefici, e la cosa interessante è che molti di questi gesti li compiamo quotidianamente anche noi scettici occidentali, quando per esempio uniamo le punte delle dita in cerca di ispirazione o stringiamo le mani a pugno per contenere la rabbia.
Nello yoga il gesto di unire le mani al petto viene utilizzato per armonizzare il coordinamento degli emisferi destro e sinistro del cervello, ma serve anche per rafforzare il raccoglimento interiore e offre armonia, equilibrio, calma, tranquillità e pace.
Añjali Mudrā, chiamato anche Atmanjali Mudra o gesto del saluto, in sanscrito significa “riverire benedicendo” ed è un gesto dalla storia antichissima: in Europa venne addirittura “vietato” durante la cristianizzazione, salvo poi essere introdotto ad uso esclusivo di preti e monaci.
I popoli celtici lo utilizzavano per entrare in contatto con i loro dei e in Oriente, dove il suo uso è ampiamente diffuso, simboleggia gratitudine e le buone intenzioni di chi lo utilizza.
Oggi, fortunatamente, abbiamo tutti la libertà di poter godere dei suoi numerosi e potenti benefici.
Anjali Mudra, infatti, ci può aiutare a:
- Ridurre stress e ansia;
- Calmare la mente;
- Aumentare l’elasticità delle mani, delle dita, dei polsi e delle braccia;
- Aprire il chakra del cuore.
E’ un gesto molto semplice da fare… ti va di provarlo?
- Siediti in una posizione comoda, a gambe incrociate e con la schiena diritta, oppure in piedi con le gambe separate alla larghezza dei fianchi.
- Premi i palmi delle mani, con fermezza e uniformemente, l’una contro l’altra.
Assicurati che una mano non domini sull’altra, se ti rendi conto che esiste questo squilibrio, rilassa leggermente la mano dominante, senza però aumentare la pressione della mano più debole.
Le mani dovrebbero mantenere la forma del palmo concava, senza contatto. - Chiudi gli occhi e rilassa il respiro.
- Rilassa le spalle e il collo.
- Concentrati sulle sensazioni tra i palmi delle mani, cercando di percepire l’energia trasmessa.
- Genera una sensazione di gratitudine nel corpo.
- Sentiti grato per tutto quello che hai e per quello che ti ha portato ad essere ciò che sei.
Puoi usare questo mudra all’inizio della tua pratica di Yoga, oppure come completamento di un asana meditativo.
Anche eseguito da solo, in un momento di passeggero di meditazione, è in grado di dare i suoi buoni risultati sulla nostra pace interiore!!
Buona pratica,
Keep riding.
bel mudra lo devo usare.uno dei migliori è e rimane hansi mudra.basta quello per tutto.
Grazie! 🙂