Posizione del Piccione Reale
- Nome sanscrito
- Significato e simbologia
- Come fare
- Varianti
- Consigli
- Benefici
- Chakra
- Controindicazioni e/o limitazioni
- In quale lezione puoi provare questa posizione
Nome sanscrito:
Eka Pada Rajakapotasana
Significato e simbologia:
La posizione del Piccione Reale, o Eka Pada Rajakapotasana in sanscrito, è composta da tre parole: “eka” che significa “uno”, “pada” che significa “gamba”, e “raja kapota” che significa “piccione reale”.
Quindi la traduzione letterale del nome della posizione sarebbe “posizione del piccione reale a una gamba”.
In termini di simbolismo, il piccione reale è un uccello che, nella cultura induista, rappresenta l’amore, la pace e la speranza, ed è anche spesso associato alla dea dell’amore, Rati.
Rati significa letteralmente “piacere” o “delizia” ed è associata alla passione, all’eros e alla sessualità.
La posizione del Piccione Reale può quindi essere vista come un tributo a questi simboli di amore e creatività, oltre che come una posizione che aiuta ad attivare il secondo chakra, Svadhisthana, responsabile del controllo del desiderio sessuale e della fertilità, sublimando queste energie verso il cuore ed i centri energetici superiori.
Come fare:
- Portati nella posizione del cane a testa in giù (Adho Mukha Svanasana)
- Inspirando, solleva la gamba destra indietro
- Espirando, porta la gamba destra in avanti, piega il ginocchio e appoggialo a terra vicino alla mano destra mentre il tallone appoggia vicino al linguine
- Appoggia anche il ginocchio sinistro al suolo e distendi la gamba sinistra all’indietro appoggiandone la coscia, la tibie ed il collo del piede al pavimento
- Cerca di mantenere il bacino allineato frontalmente, facendo in modo che l’anca destra sia sulla stessa linea dell’anca sinistra
- Mantieni la posizione da 15 a 30 secondi continuando a respirare profondamente e uniformemente
- Per uscire dalla posizione, espirando fai pressione sulle mani per aiutarti a sollevare il bacino e rientrare nella posizione del cane a testa in giù (Adho Mukha Svanasana)
- Ripeti dall’altro lato, sostituendo la gamba destra con la sinistra e rimanendo su entrambi i lati lo stesso tempo
Varianti:
- Appoggia un supporto (blocco yoga, una coperta ripiegata o cuscino) sotto il gluteo per fare in modo che il bacino sia sulla stessa linea, cioè con l’anca destra
- Se senti dolore nel ginocchio piegato, puoi provare ad appoggiare una coperta o salvietta arrotolata dietro al ginocchio in modo che rimanga nella piega tra il polpaccio e la coscia
- Molto lentamente scendi con il busto in avanti allungandoti sopra la gamba piegata Allunga e distendi le braccia di fronte a te ed appoggia la testa al pavimento. Per aiutarti a mantenere la posizione con il busto piegato in avanti, appoggia la testa sui pugni impilati oppure utilizzare un blocco o un cuscino. In alternativa, puoi anche appoggiare gli avambracci al pavimento mantenendo la testa sollevata ed in linea con la colonna
- La gamba destra può essere mantenuta anche piegata parallelamente al suolo. In questo caso, assicurati che il piede sia piegato a martello per proteggere l’articolazione del ginocchio. Inoltre, considera che più il piede sarà distante dal linguine, più intensa sarà la posizione a livello dell’articolazione dell’anca
- Per una variante più intensa, anzichè scendere con il busto in avanti, ruotalo verso sinistra e piega la gamba dietro. Aggancia con il gomito del braccio sinistro l’interno del piede sinistro. Piega il braccio destro facendolo passate dietro la testa per andare ad agganciare la mano sinistra. Mantieni il petto in apertura e mantieni la posizione da 15 a 30 secondi continuando a respirare profondamente e uniformemente. In seguito, ripeti dalla parte opposta mantenendo la posizione lo stesso tempo
Consigli:
- Posiziona la gamba piegata davanti in modo che sia davvero comoda, evitando di provare un dolore pungente nell’anca e/o nel ginocchio
- Evita di lasciar cadere il fianco o il gluteo destro a discapito dell allineamento del bacino, ma assicurati che l’osso del fianco sinistro sia parallelo ed alla stessa altezza dell’osso del fianco destro
- Se questa posizione è troppo intensa per l’articolazione del ginocchio e dell’anca, in alternativa, puoi eseguire la posizione della cruna dell’ago (Sucirandhrasana)
- Nel caso di iperlordosi lombare, per evitare di fare pressione sulla curvatura della schiena, è preferibile eseguire la variante scendendo con il busto in avanti
Benefici:
- Energizza il corpo
- Apre ed aumenta la flessibilità delle anche
- Rinforza la colonna vertebrale
- Allunga le cosce, il torace e gli addominali
Chakra:
- Secondo chakra
- Terzo chakra
Controindicazioni e/o limitazioni:
- Lesioni alla schiena
- Lesioni alle anche
- Lesioni alle ginocchia