Posizione del Cammello

Nome sanscrito
Significato e simbologia
Come fare
Varianti
Consigli
Benefici
Chakra
Controindicazioni e/o limitazioni
In quale lezione puoi provare questa posizione

Nome sanscrito:

Ustrasana

Significato e simbologia:

La posizione del cammello deriva dal termine sanscrito “ustra” che significa, appunto, “cammello”.

Ustrasana ricorda infatti la “gobba” di un cammello che, con la sua capacità di sopravvivere in ambienti difficili, rappresenta la forza interiore e la resistenza, mentre la posizione stessa richiede una grande flessibilità della colonna vertebrale e dei muscoli delle spalle e delle gambe.

La posizione del cammello può rappresentare l’idea di aprire il proprio cuore e di sviluppare la capacità di esprimere empatia e compassione verso se stessi e gli altri. Questo perché la posizione richiede di piegare la schiena indietro e spingere il petto e le spalle in avanti, aprendo il cuore e favorendo una respirazione profonda.

Simbolicamente, la posizione del cammello può aiutare a trovare la forza interiore necessaria per affrontare le difficoltà della vita, sviluppando una maggiore consapevolezza di sé e una maggiore apertura emotiva.

Come fare:

Portati in ginocchio con le cosce parallele, separate alla larghezza del bacino, ed i dorsi dei piedi appoggiati al suolo
Ruota le spalle in alto e indietro. Mantenendo l’apertura del petto, appoggia le mani sulla zona lombare dietro la schiena con le dita rivolte verso il basso e cercando di avvicinare i gomiti tra loro
Inspira, espirando, mantenendo la testa in linea con la colonna, piegati all’indietro fino ad agganciare le rispettive caviglie con le mani.
Premi sulle mani e rilassa il collo, permettendo alla testa di scendere indietro. Contrai le natiche e spingi il bacino in avanti per fare in modo che le cosce siano perpendicolari al pavimento.
Mantieni la posizione per circa mezzo minuto respirando normalmente
Per uscire dalla posizione, inspirando togli le mani una ad una riportandole sulla zona lombare della schiena ed espirando, utilizza gli addominali per tornare a sollevare il busto e la testa e ritornare nella posizione iniziale

Varianti:

Punta i piedi ed afferra le caviglie
Punta i piedi, afferra una caviglia e mantieni il braccio opposto allungato indietro, oppure in avanti
Piegati indietro mantenendo le mani appoggiate sulla zona lombare, evitando quindi di agganciare le caviglie
In caso di problemi o sensibilità al collo, mantenere la testa in una posizione neutra o con il mento verso il petto, evitando di lasciarla scendere indietro
In caso di ginocchia sensibili, utilizza una copertina, un altro supporto morbido, oppure doppia il tappetino, da appoggiare sotto le ginocchia

Consigli:

Esegui delle posizioni di riscaldamento della schiena, come la posizione del gatto, prima di eseguire questo asana
Flettiti indietro con calma e senza fretta, scendendo lentamente e facendo attenzione alla zona lombare, evitando di comprimerla
Utilizza gli addominali per tornare su
Mantieni la gola rilassata
Verifica di spingere il bacino in avanti per mantenere le cosce perpendicolari al pavimento
Controlla la posizione del collo in modo che sia comodo e rilassato

Benefici:

Rinforza i muscoli della schiena
Migliora la postura
Allunga e distende tutti i muscoli della parte anteriore del corpo
Distende le cosce, il busto, il torace, le spalle e la gola
Rafforza le gambe, il bacino e la zona lombare della schiena
Apre le anche ed i flessori delle anche
Stimola la circolazione

Chakra:

Secondo chakra
Terzo chakra
Quarto chakra
Quinto chakra

Controindicazioni e/o limitazioni:

Pressione bassa (eseguire la variante accennando il piegamento indietro evitando la posizione finale)
Lesioni gravi alla colonna vertebrale (ernia al disco) (eseguire la variante accennando il piegamento indietro evitando la posizione finale)
Cervicalgia e dolori o lesioni al collo (evitare di piegare indietro la testa)
Ipertiroidismo. In questo caso, eseguire questa asana senza far cadere la testa all’indietro, per ridurre la tensione a livello del collo e quindi una minor stimolazione della ghiandola tiroidea