Prendi un pentolone di acqua bollente, buttaci dentro una cintura, due calzini, un pizzico di bolster, qualche blocco, pronuncia abracadabra… et voilà, la formula yogica è fatta!
No, non sono impazzita, volevo solo trovare un modo originale per proporti questo articolo, in cui andremo alla scoperta dei vari accessori di cui potresti aver bisogno per rendere ancora più efficace la tua pratica yoga.
Ti confesserò un segreto…
Quando ho iniziato a fare yoga mi è stato insegnato che le uniche cose veramente necessarie per fare yoga sono il corpo e la mente.
Ed ha perfettamente senso. E’ inutile avere il tappetino più tecnico del mondo, o la stanza piena di bolster e cinture, se poi quando pratichiamo siamo con la testa da un’altra parte 🙂
Tuttavia nel corso degli anni mi sono resa conto che, in molti casi, utilizzare un semplice supporto come un cuscino da meditazione o un blocco yoga, ci consente di mantenere gli allineamenti corretti, senza sforzo e senza dolore, e quindi di godere in totale rilassamento del beneficio degli asana.
Anche per questo motivo sto diventando sempre più una fan degli accessori yoga, e in questo articolo ho raccolto una descrizione di tutti quelli che ho provato nel corso degli anni.
Oltre all’indispensabile tappetino, infatti, esistono moltissimi altri accessori che, in determinate circostanze, sono utilissimi per migliorare la pratica delle posizioni e per rendere più confortevole la meditazione e la pratica in generale.
Di seguito troverai un elenco di quelli che ho avuto il piacere di testare per te.
- Tappetini
- Blocchi
- Cintura
- Cuscino da meditazione e yoga
- Panca da meditazione
- Panca per posizioni invertite
- Rullo e sfere per massaggio miofasciale
- Libri
Il tappetino da Yoga
Il tappetino da yoga in genere è la prima cosa che acquistiamo quando ci avviciniamo al magico mondo dello yoga, in quanto è indispensabile per praticare comodamente le posizioni.
Tuttavia il tappetino è molto di più di una semplice stuoia che stendiamo a terra… è anche il compagno assieme al quale condividiamo le meravigliose scoperte del nostro viaggio yogico, sul quale riversiamo sudore, stati d’animo ed emozioni.
Per questo motivo la sua scelta non può limitarsi al colore più bello, o al prezzo più conveniente.
Il tappetino deve sostenerci nell’esecuzione dagli asana, da quelli più semplici alle posizioni avanzate, e deve essere un supporto comodo, resistente e confortevole.
In commercio ce ne sono tantissimi, e scommetto che spesso ti sei trovato a non sapere come sceglierlo… se non per il tuo colore preferito 🙂
Ma non ti preoccupare, capire quale tappetino scegliere e come sceglierlo è facilissimo, ti basata seguire i consigli che ho scritto in questo articolo specifico:
Il blocco o “mattone” da Yoga
I blocchi yoga, chiamati anche mattoni, sono dei sostegni utilizzati sia dai principianti, per rendere più semplici e confortevoli le posizioni, sia dai praticanti più avanzati e dagli insegnanti, per perfezionare l’allineamento negli asana ed intensificare l’allungamento.
I blocchi possono essere utilizzati anche come supporto al posto del cuscino da meditazione, per le posizioni sedute, o anche per attivare determinati muscoli in specifici esercizi, inoltre sono molto utili per aiutarci a mantenere l’equilibrio, ad esempio quando abbiamo bisogno di un aiutino per arrivare a toccare il pavimento nelle posizioni più complesse, o come sostegno per le posizioni di rilassamento.
I blocchi, in pratica, sono plurifunzionali, e non esiste una regola precisa sul loro utilizzo. Io, per esempio, consiglio di provarli anche come supporto per appoggiare i gomiti durante la respirazione a narici alternate.
Originariamente i blocchi yoga sono stati concepiti e resi popolari dal leggendario guru dello yoga, B.K.S. Iyengar, ma ora, proprio per la loro comprovata utilità, sono sempre più utilizzati anche in altri stili di yoga.
In genere sono di forma rettangolare, proprio come quella di una mattonella, e in commercio se ne trovano tantissimi e possono essere di diversa dimensione, colore, prezzo, che varia anche in funzione del materiale utilizzato.
Quanti blocchi acquistare?
Una delle domande che mi sento fare più spesso è se è meglio acquistare uno o due blocchi.
La realtà, come sempre, è che non esiste una risposta precisa, in quanto molto dipende dal tipo di yoga che scegli di praticare, dalla tua flessibilità, e dalle esigenze specifiche del tuo corpo.
Acquistare solamente un blocco in genere è sufficiente se li utilizziamo solo in alcuni asana, ad esempio come appoggio nelle posizioni di equilibrio, oppure per sedercisi sopra.
Se invece pensiamo di utilizzarli nella posizione seduta come appoggio per sostenere le ginocchia, o per rendere più comode le posizioni di rilassamento, allora è meglio averne due.
Quali blocchi acquistare?
Di seguito vediamo le caratteristiche, in ordine di materiali e prezzo, partendo dai più economici fino ai più costosi, in modo che tu possa farti un idea di quali sono i blocchi ideali per te.
La cintura da Yoga
La cintura, o cinghia da yoga, è un accessorio utile per perfezionare l’allineamento negli asana ed intensificare l’allungamento.
E’ un valido aiuto specialmente per i principianti che hanno poca flessibilità, in quanto può contribuire a rendere le posizioni più comode ed agevoli, ma è molto diffusa anche tra i praticanti più avanzati, che la utilizzano per perfezionare gli asana o lavorare sull’allungamento di determinati muscoli.
Anche questo accessorio, come i blocchi, deriva dalla scuola del maestro Iyengar, ma viene sempre più utilizzato anche in altri stili.
L’utilizzo della cintura facilita l’esecuzione di tutti quegli asana che servono per allungare la parte posteriore delle gambe e l’apertura delle anche, ma la si usa molto anche per mantenere la schiena dritta nei piegamenti in avanti.
Si utilizza inoltre per agganciare le mani dietro la schiena quando non si ha sufficiente flessibilità (come la posizione del muso di vacca), ed altre posizioni ed esercizi per le spalle.
La cintura, facendo resistenza, permette di svolgere adeguatamente gli esercizi, consentendo l’utilizzo dei muscoli corretti per ogni posizione.
Come scegliere la cinghia?
In genere una buona cintura deve essere morbida, preferibilmente in cotone o altre fibre naturali, dotata di anelli di metallo facilmente scorrevoli, meglio se nickel free, (cioè antiallergico), con cuciture resistenti per evitare che si sfilacci e lunga sufficiente per l’utilizzo che ne andremo a fare.
L’altezza della cinghia è più o meno standard e varia dai 3 ai 4 cm, mentre, per quanto riguarda la lunghezza, ne troviamo di diverse dimensioni.
Le cinghie da 2 metri sono utilizzabili nella maggior parte delle asana, quelle da 3 metri, invece, sono utili per eseguire le posizioni in cui bisogna agganciarla ai piedi o alle mani facendo una specie di anello. (Questo permette di svolgere un lavoro più in profondità, come per esempio nelle posizioni di torsione a terra (Supta Padangusthasana), dove ad ogni respirazione si ha la possibilità di regolarla ed utilizzarla per progredire nell’allungamento a piccoli passi, ma costantemente.
Il mio consiglio, nel caso volessi acquistare una cintura, è di sceglierne una lunga, per essere sicuri che sia adatta a tutti gli esercizi che potrebbero proporci ,piuttosto che dover poi rischiare che sia troppo corta e doverne acquistare una seconda.
Cuscini da yoga e da meditazione
I cuscini da yoga e meditazione sono tantissimi, e si differenziano per forma, materiale ed utilizzo.
Per fare un po’ di ordine, comprendere meglio la loro funzione, e capire qual è il cuscino che più fa per te, li ho classificati in due categorie: i cuscini da meditazione, che vengono comunemente chiamati “Zafu” ed i cuscini da rilassamento, chiamati “Bolster”.
Gli Zafu, o cuscini da meditazione, hanno la funzione di rendere la posizione a gambe incrociate comoda, confortevole, e corretta, aiutandoci a rimanere seduti con la schiena dritta per lungo tempo, evitando di sentire dolore.
Infatti, utilizzando un cuscino, è più facile riuscire a mantenere la colonna vertebrale diritta e allungata verso l’alto, perché il bacino, essendo appoggiato sul cuscino, è più alto rispetto alle caviglie (che appoggiano per terra), e questo evita di curvare la schiena e di creare tensione nella zona lombare.
Inoltre, così facendo, questa posizione permette al sangue ci circolare liberamente evitando quella fastidiosa sensazione di formicolio o i classici dolorini che sono soliti manifestarsi dopo alcuni minuti che si sta nella posizione statica.
Per meditare è importante infatti che la posizione non sia disturbata dai dolori del corpo e che la schiena sia diritta. Ciò permettere al sangue di circolare liberamente e di ossigenare tutti gli organi.
Inoltre, “yogicamente parlando”, quando rimaniamo seduti con la schiena diritta, viene facilitata la risalita l’energia vitale (prana) che dalla base della colonna vertebrale, dove ha sede il primo chakra, risale verso l’alto, per raggiungere ed illuminare i chakra superiori.
Tornando al cuscino, gli aspetti da valutare quando lo si acquista sono: la forma, la dimensione, il materiale e l’imbottitura.
Forma e dimensione
Per quanto riguarda la forma, sul mercato ormai ne esistono tantissimi e possono essere: tondi, a mezza luna, più o meno alti e larghi.
I cuscini a mezzaluna sono adatti per chi preferisce meditare nella posizione dl mezzo loto o del loto, perché permettono di avere lo spazio necessario per incrociare le gambe ed avvicinarle il più possibile al corpo.
I cuscini tondi, che sono anche i più comunemente utilizzati, rappresentano una comoda seduta per le altre posizioni a gambe incrociate.
Questo tipo di zafu può essere più o meno alto. Quelli alti (circa 18 cm e oltre) sono adatti per le persone molto alte (anche più di 190 cm), ma rischiano di essere scomodi per le persone di una statura “normale”.
Per le persone di statura “normale” o bassa, l’ideale è un’altezza compresa tra i 12 ed i 15 cm.
La scelta quindi è molto soggettiva e personalizzata in base alle proprie esigenze.
Fodera
E’ importante accertarsi che la fodera esterna sia di un materiale naturale, come il cotone per esempio, e che sia sfoderabile, per permettere il lavaggio in lavatrice.
Imbottitura
L’imbottitura viene generalmente proposta in cotone, pula di farro o grano saraceno. In genere queste ultime due imbottiture hanno la caratteristica di adattarsi meglio al corpo, ma col tempo tendono ad assottigliarsi e quindi a perdere di volume.
Un altro aspetto da considerare è valutare che l’imbottitura abbia una cerniera, per poter svuotare lo Zafu nel caso sia troppo rigido, o troppo alto.
Consiglio per gli acquisti
Sono ottimi quelli proposti da Lotuscrafts, in diverse versioni: a mezzaluna oppure tondi.
L’interno è di pula di farro biologica sottoposta a uno speciale trattamento a caldo, che è particolarmente leggera. La pula di farro presenta notevoli pregi: è anti-acaro per natura, traspirante e termo-regolatrice.
Il marchio GOTS garantisce la provenienza del cotone da agricoltura biologica controllata, una colorazione sicura per l’ambiente e condizioni di lavoro eque e sicure.
Questi cuscini hanno il vantaggio che il rivestimento sfoderabile e il cuscino interno separato permettono di adeguare facilmente l’imbottitura.
Sono molto imbottiti ed in genere è meglio svuotarli in pochino, per renderli più morbidi. Poi, con il passare del tempo, quando la pula di farro si assottiglia, si possono tornare a riempire.
Bolster
Il bolster è uno speciale cuscino di forma cilindrica, spesso imbottito con pula di farro, grano saraceno o cotone.
Viene utilizzato tipicamente come morbido supporto per la pratica del Yin Yoga, ma lo si può usare anche come cuscino da meditazione o come sostegno per le pratiche di rilassamento guidato. (Ad esempio appoggiandolo sotto le ginocchia durante shavasana o Yoga Nidra.)
Il bolster è un supporto eccezionale per gli asana più semplici, ma soprattutto per le posizioni di apertura del petto.
E’ ideale per chi ha poca flessibilità, in quanto contribuisce a rendere più comodi alcuni asana, ma anche per i praticanti più avanzati per un rilassamento profondo.
Per quanto mi riguarda, lo adoro. Da quando lo utilizzo sento che la qualità della mia pratica è cambiata parecchio, specialmente perché durante l’Yin Yoga le posizioni sono molto più comode e posso rilassarmi intensamente.
Inoltre lo uso tantissimo anche come cuscino da meditazione, sedendomi nella posizione del fulmine (vajirasana). Lo trovo molto comodo perché sedendomi in questo modo, è molto più facile riuscire a mantenere la posizione a lungo e con la schiena dritta rispetto alla classica posizione con le gambe incrociate.
Come scegliere un bolster?
I fattori da tenere in considerazione per l’acquisto di un bolster sono: la fodera, l’imbottitura e la dimensione.
Fodera
Accertarti che la fodera esterna sia di un materiale naturale, come il cotone per esempio e che sia sfoderabile, per permettere il lavaggio in lavatrice.
Dimensioni e peso
Verifica sempre prima di acquistare le dimensioni ed il peso. In genere le dimensioni standard sono circa 60 cm x 22 cm di diametro ed il peso varia da 2,5 kg a 4 kg in funzione del riempimento. Considera che un bolster più leggero è più facile da trasportare e duttile durante la pratica.
Imbottitura
L’imbottitura viene generalmente proposta in cotone, pula di farro o grano saraceno.
In genere, queste ultime due imbottiture hanno la caratteristica di adattarsi meglio al corpo ma col tempo tendono ad assottigliarsi e quindi a perdere di volume.
Evita i bolster riempiti con polistirolo o materiale sintetico perché, anche se hanno il vantaggio di essere leggeri ed economici, con il tempo tendono ad assottigliarsi troppo.
Un altro aspetto da considerare è valutare che l’imbottitura abbia una cerniera per poterlo svuotare un po’ nel caso sia troppo rigido.
Panca da meditazione
Se soffri di problemi alle ginocchia, o hai difficoltà a trovare una posizione comoda che ti permetta di rimanere seduto con la schiena diritta, anche per lungo tempo, la panca da meditazione è la soluzione ideale.
La panca da meditazione, utile fra l’altro non solo per la meditazione, ma anche per le pratiche di controllo del respiro (pranayama) ed i mudra, è un comodo accessorio che permette di sedersi evitando di scaricare il peso del corpo sulle ginocchia.
Questa panca l’ho scoperta quando, a causa di un problema al menisco, mi era praticamente impossibile sedermi sui talloni (nella posizione del fulmine, vajirasana) e sentivo dolore anche a sedermi nella posizione semplice a gambe incrociate (sukasana).
Grazie al fatto che, utilizzando una panca ci si siede le gambe sotto, il peso del corpo viene scaricato sulla panca stessa e quindi le ginocchia non vengono compromesse.
Oltre alla panca, per garantire comodità e comfort ed evitare di sentire dolore o fastidio, è molto importante considerare il tipo di l’appoggio che si mette sotto le ginocchia, che dovrebbe essere adeguatamente morbido.
In genere si utilizza un apposito cuscino oppure in alternativa si possono utilizzare anche una coperta ripiegata o un tappeto.
Come scegliere una panca da meditazione
Gli aspetti da valutare quando si acquista una panca da meditazione sono il materiale, la dimensione e la possibilità che sia reclinabile ed impilabile.
Materiale
La maggior parte delle panche da meditazione che si trovano in commercio sono in legno, spesso in legno di quercia oppure di faggio, e possono essere quindi più o meno pesanti.
Perciò, se hai intenzione di portarti a spasso la panca per meditare nel parco, piuttosto che al mare, considera che in base al materiale che scegli cambia anche il suo peso.
Inoltre, un altro aspetto da considerare è l’imbottitura. Molte panche vengono proposte con una seduta imbottita, spesso però la seduta non è estraibile, e quindi non si può lavare in lavatrice.
Altre versioni invece propongono la panca da meditazione con un cuscino come appoggio extra. In questo caso è più comodo perché si ha il vantaggio di poter scegliere se utilizzarlo oppure no, e di lavarlo in lavatrice, ma ha lo svantaggio che potrebbe scivolare un po’.
Dimensione
Un aspetto importantissimo da considerare, specialmente per le persone molto alte, è la dimensione o l’altezza della panca.
In genere le panche sono di dimensioni standard, attorno ai 20 cm di altezza, però le persone di statura superiore a 180 cm dovrebbero cercare una panca un po’ più alta, per evitare che ci sia eccessiva compressione nelle ginocchia.
La panca più alta è consigliata anche per le persone che hanno problemi alle ginocchia e quindi preferiscono piegarle poco.
Impilabilità
La maggior parte delle panche da meditazione in commercio hanno le gambe pieghevoli. Questo ha il vantaggio che la panca occupa poco spazio ed è facilmente trasportabile.
Inoltre le gambe pieghevoli permettono di rendere panca da meditazione impilabile. Un grosso vantaggio specialmente se hai poco spazio a disposizione, e per mantenere la tua sala yoga ordinata ed armoniosa.
Consiglio per gli acquisti
Materassino per panca da meditazione o cuscino da meditazione
Un comodo accessorio per completare il “kit da meditazione” ed appoggiare le ginocchia su una superficie morbida è il materassino da meditazione.
Lo si può utilizzare come base per appoggiarci sopra sia la panca da meditazione che un cuscino da meditazione.
Panca per posizioni invertite
Le posizioni invertite, o inverse, come ad esempio la posizione sulla testa, sono molto famose e praticate nello yoga perché hanno un sacco di benefici, come quello di rallentare il processo di invecchiamento, e di favorire il ritorno venoso e linfatico verso gli organi di depurazione, e quindi aiutare il corpo ad eliminare le tossine.
Se vuoi approfondire questo argomento, ed in particolare quali sono le posizioni capovolte ed i loro benefici e controindicazioni, puoi leggere questo articolo:
Scopri tutti i benefici delle posizioni invertite… e mettile in pratica >
Il mondo a testa in giù porta un sacco di benefici però, purtroppo, ha anche un sacco di controindicazioni.
Mi riferisco in particolare alla pratica della posizione sulla testa, che per quanto bella e piacevole, tende a comprimere le vertebre cervicali.
Per questo motivo è stato creato FeetUp® Trainer, una panca-sgabello super facile da usare, ideale sia per principianti che per esperti.
Grazie al design ergonomico del cuscino imbottito, il corpo riposa sulle spalle proteggendo il collo e la cervicale permettendoti così di fare la verticale in totale sicurezza.
Se vuoi approfondire questo argomento, puoi leggere l’articolo specifico che abbiamo scritto in collaborazione con FeetUp® Trainer, dove trovi un sacco di informazioni dettagliate su questa panca. Potrai accedere anche ad una lezione gratuita, completa, che lavora su tutto il corpo, utilizzando FeetUp® Trainer.
Ecco l’articolo: Cos’è FeetUp® Trainer, i vantaggi nella pratica…e una lezione gratuita per te!
Consiglio per gli acquisti
Rullo e sfere per massaggio miofasciale
Il massaggio miofasciale è un tipo di massaggio che non lavora “sui” muscoli, ma “tra” i muscoli, e quindi sulla fascia che li riveste.
Questo tipo di massaggio svolge un azione mirata sul liquido interstiziale, cioè il lubrificante dei muscoli, e per questo contribuisce alla fluidità del movimento.
Attraverso una pressione che può essere esercitata con un apposito rullo o, per lavorare in modo più dettagliato, con l’aiuto di un’apposita pallina che viene posizionata in specifici punti del corpo chiamati “trigger point”, il massaggio miofasciale permette di scogliere le contratture, le tensioni ed i ristagni del tessuto connettivo che riveste il muscolo, facendo sì che il muscolo scorra liberamente nella sua guaina di contenzione.
Per quanto mi riguarda, ho conosciuto questo massaggio in un corso di formazione per insegnanti yoga, dove mi è stato insegnato come applicarlo nelle lezioni di yoga.
Come ti mostro nel video, questo massaggio può essere eseguito anche utilizzando una pallina da tennis oppure una pallina da golf. (Considera comunque che la pallina da golf è molto rigida e la pressione potrebbe essere più dolorosa).
In commercio esistono molte palline per massaggio miofasciale che differiscono per dimensione, materiale, tipologia.
Alcune sono lineari, altre invece presentano una “puntinatura” a riccio. Personalmente, per utilizzarle abbinate allo yoga, preferisco le palline lineari e di gomma, anziché in plastica o altro materiale.
In genere è meglio acquistarne due, poiché molti esercizi vengono eseguiti applicando la pallina contemporaneamente in due zone distinte del corpo, come ad esempio all’altezza del rene destro e sinistro.
Se la pallina viene utilizzata per fare una pressione costante in uno specifico punto, il rullo invece viene utilizzato per stimolare tutta la fascia, come ti mostro nella lezione: Benessere per le ginocchia >
Anche per quanto riguarda il rullo c’è una vastissima possibilità di scelta, ed i rulli sul mercato si differenziano per materiale, dimensione, forma e densità.
Capire come trovare quello giusto dipende dall’utilizzo che vorrai farne.
Se sei alla ricerca di un massaggio leggero, il mio consiglio è di scegliere un rullo morbido in schiuma, o in schiuma ad alta densità, perché non ti nascondo che questo tipo di massaggio è piuttosto doloroso. (In genere, più tensioni si hanno, più il massaggio risulta doloroso.)
Comunque sia, dopo alcune sedute la fascia muscolare si scioglie ed il massaggio diventa più piacevole. Inizialmente, bisogna solo soffrire un po’ e portare pazienza, ma poi i risultati sono meravigliosi 🙂
Consiglio per gli acquisti
Libri sullo Yoga
Ma quant’è grande il mondo dell’editoria? Immenso direi… anche per quanto riguarda i libri di yoga!
Come fare quindi a trovare il titolo giusto? A capire come scegliere un testo valido che approfondisca la parte pratica, o la filosofia dello yoga?
Anche in questo caso, per aiutarti nella scelta, abbiamo scritto un articolo dedicato proprio ai libri dello yoga
Nell’articolo ti parlo dei libri che hanno influenzato maggiormente il mio percorso di studio, e che mi hanno aiutata a comprendere ed approfondire le mie conoscenze sullo yoga.
Per aiutarti a scegliere ho suddiviso per categorie alcuni dei migliori testi disponibili ad oggi, in modo che tu possa facilmente trovare ciò che fa per te.
Ecco qui l’articolo:
I libri sullo yoga, ecco i migliori titoli selezionati per te >
Come abbiamo visto, ci sono moltissimi accessori che puoi inserire nel pentolone per preparare la pozione magica che rende il tuo yoga più comodo ed efficace.
Se già stai utilizzando questi accessori o ne conosci altri e vuoi lasciare un tuo commento, saremo felicissimi di conoscere la tua opinione.
… e se questo articolo ti è piaciuto e credi che possa rendere magico anche lo yoga di qualcun altro, beh, ricorda che puoi sempre condividerlo utilizzando i pulsanti qui sotto. 🙂
Abracadabra e e buona pratica!