Yoga: ecco perché non dovresti iniziare

Se c’è una cosa che posso affermare con tutta sincerità, è che lo yoga ha cambiato moltissimi aspetti della mia vita… e non mi riferisco solo al guardaroba, che ora è pieno zeppo di leggings! 🙂

Per questo motivo, se sei in dubbio se iniziare o meno a fare yoga, o se hai paura di ciò che potrebbe aspettarti… beh, in questo articolo ti “metterò in guardia”, condividendo con te 8 validi motivi per cui è meglio evitare di iniziare a fare yoga.

Queste considerazioni nascono da un’analisi di come lo yoga ha trasformato le mie abitudini, e quelle di molti altri praticanti con i quali ho avuto modo di confrontarmi.

Come sempre, se volessi condividere la tua esperienza, o dire la tua opinione, lo puoi fare nella sezione commenti alla fine del post.

Pronto?

Bene, avanti allora… ecco 8 motivi per cui è meglio non iniziare a fare yoga! 🙂

#1 Niente più mattinate passate a poltrire a letto!

Una volta superato lo scoglio iniziale del deciderti a srotolare finalmente il tappetino, inizierai piano piano a non poter fare più a meno della tua pratica quotidiana.

Le tue giornate non potranno iniziare senza aver salutato il sole, e mentre la tua famiglia e i tuoi amici continueranno ad immaginarti vestito o vestita di bianco, alle prese di qualche rito woodo per pregare che il sole sorga, il sole inizierà davvero a sorgere dentro di te.

In genere la “sindrome dello yoga mattutino” inizierà a manifestare i suoi effetti quando ti ritroverai a puntare la sveglia in anticipo, che sia di 10 minuti, mezz’ora, o, nei casi più “gravi”, addirittura di un’ora.

Se ti piace poltrire nel letto quindi … fai molta attenzione, lo yoga potrebbe cambiare le tue abitudini! 😉

Risorse utili: Il saluto al sole, cos’è come farlo, perché fa bene >>

#2 Niente più “schimicate” alimentari

Con la pratica dello yoga, oltre che la forza di volontà, molto probabilmente ti ritroverai a sviluppare una certa “propriocezione”, ovvero l’attenzione verso l’ascolto del tuo corpo.

Inizierai a comprendere quali muscoli stai utilizzando durante la pratica, come utilizzare il respiro  per sciogliere le tensioni nel corpo, cosa influenza il tuo stato d’animo, quali sono le emozioni che stai vivendo, come ti senti dopo lo yoga… ma anche come ti senti dopo aver mangiato.

Questa consapevolezza potrebbe trasformare radicalmente il tuo rapporto col cibo e l’alimentazione.

Potresti renderti conto che non ti va più di mangiare quei cibi che ti fanno sentire pesante, come quelli con tanto condimento, ricchi di burro e grassi tipo le patatine fritte o il brasato con la polenta.

Potresti iniziare a catalogare come dannosi ed evitare i cibi cosiddetti “spazzatura”, come per esempio quelli confezionati, non freschi o che sono privi di sostanze nutritive.

I tuoi gusti alimentari potrebbero cambiare radicalmente, e potresti ritrovarti a preferire la leggerezza di frutta e verdura alla pesantezza di patatine e pasticcini.

Cambiando le tue abitudini alimentari a favore di una dieta ricca di frutta e verdura, potresti inoltre perdere peso in maniera naturale, senza stress, e senza sforzo.

Inoltre, potresti iniziare a fare la spesa in negozi biologici, e la tua dispensa potrebbe riempirsi di cose strane tipo la curcuma, le alghe, la quinoa, l’olio di cocco, la pasta di farro… e magari potresti anche trovarti a sperimentare nuove ricette.

Se poi ti dovessero scovare tra gli scaffali a  leggere con attenzione le indicazioni delle etichette degli alimenti, non tanto per calcolare le calorie, ma per capire la provenienza degli ingredienti… beh, allora non avrai più scampo. 🙂

#3 Niente più: “Ma non è colpa mia!

Lo yoga non è solo “la pratica delle posizioni”, ma è anche un validissimo percorso per iniziare a guardarsi dentro, per capire chi siamo e come siamo fatti.

Iniziando questo percorso, ti ritroverai molto probabilmente ad osservare in maniera diversa il tuo comportamento, i tuoi sentimenti e il modo in cui reagisci ai fatti della vita.

In pratica, potresti diventare maggiormente responsabile delle tue azioni, e smettere di dare la colpa agli altri per ciò che ti succede, per chi e per come sei, diventando cosciente che, se le cose sono andate in un certo modo, è anche per colpa o per merito tuo.

Questo vuol dire anche che, quando ti troverai ad affrontare un problema o una situazione che non è andata come vorresti, anziché deprimerti e scaricare la colpa sugli altri, vedrai questa cosa come un’opportunità per imparare dai tuoi errori.

#4 Niente più Shopping compulsivo…

Una delle cose che più di tutte mi ha insegnato lo yoga, è che la felicità non si trova nelle cose materiali.

Ricordo quando, anni fa, mi emozionavo di fronte alle vetrine dei negozi, e non vedevo l’ora di acquistare l’ennesimo vestito o l’ennesima cosa inutile.

A quel tempo avevo l’armadio zeppo di vestiti che a volte non indossavo nemmeno, e avevo uno scaffale soprannominato “lo scaffale delle cazzate” perché era pieno di cose e cosine molto belle da vedere, ma che non servivano assolutamente a niente.

Non credo che allora fossi affetta da shopping compulsivo, ma mi piaceva, come la maggior parte delle donne, credo, fare shopping.

Col passare del tempo gli insegnamenti dello yoga, uniti alla decisione di dare una svolta alla mia vita, e che ad un certo punto mi ha portato a lasciare il lavoro e la garanzia di un posto fisso per viaggiare e “reinventarmi”, mi hanno insegnato che meno cose si hanno, meglio è.

Il fatto di vivere di poche cose, le essenziali, mi ha fatto comprendere a fondo due importanti principi che lo yoga ci insegna e cioè: Aparigraha, e Santosha.

Aparigraha è il non attaccamento nei confronti delle cose, ma anche delle persone. Niente e nessuno ci appartiene veramente, e praticare il non attaccamento ed evitare di accumulare beni è fondamentale in quanto il non accumulo tiene libera la mente, e perché quando non c’è attaccamento, nel momento in cui dovesse capitarci di perdere ciò che abbiamo, non c’è sofferenza.

Santosha invece è il sapersi accontentare. Un concetto molto facile da comprendere ma che spesso risulta difficile da mettere in pratica; tuttavia, è evidente che quando si è contenti di ciò che sia ha, si vive meglio, perché si elimina la frustrazione di non avere ciò che si desidera.

#5 Niente più vizi e vizietti…

Se non vuoi dire addio alla tua amata sigaretta, o ad altri vizi che continui a portare con te, ma che in fondo sai che non ti stanno facendo del bene… beh, allora è meglio che eviti di iniziare a fare yoga.

Sia chiaro, trovare la determinazione di abbandonare le brutte abitudini non è immediato e non è nemmeno una legge universale che vale per tutti i praticanti di yoga, ma ti assicuro che per me, e per molti altri yogin, è andata proprio così.

Con l’inizio di un percorso yogico, infatti, diventerà naturale imparare ad amare il proprio corpo, a volergli bene, e con il tempo sorgerà spontanea la voglia di prendersene cura, rimpiazzando le cattive abitudini con buone abitudini.

#6 Inizierai a guardarti con occhi diversi

Con la pratica dello yoga imparerai a conoscerti, a perdonarti, ad amarti, a rispettarti… si insomma, diventerai il miglior amico di te stesso.

Raggiungere questa condizione è un esercizio bellissimo, che ti porterà ad acquisire fiducia in te stesso e nelle tue capacità, ad essere ancora più comprensivo e generoso verso gli altri, e che ti insegnerà ad amare ed accettare chi ci sta vicino, perché è solo quando ci si ama e si è in pace con se stessi che è possibile stare bene ed amare anche gli altri.

Questo significa che di pari passo con il procedere del tuo percorso yogico, molto probabilmente inizierai a fare di tutto per prenderti del tempo per te, per la cura del tuo corpo, per le tue riflessioni, per dedicarti a fare ciò che ti piace e per prenderti il tempo necessario per cercare di scoprire chi sei veramente.

Se hai paura di guardarti dentro, beh, allora è meglio lasciar perdere lo yoga… certo però sarebbe un gran peccato, perché dentro di te potresti trovare delle cose meravigliose. 😉

#7 Vedrai solo il lato positivo delle cose…

Con la pratica dello yoga si tende a sviluppare un’attitudine alla positività, all’amore per la vita, al rispetto per te stesso e per gli altri.

Credo che non sia necessario effettuare degli studi scientifici per comprendere che quando percepiamo uno stato d’animo positivo, ci sentiamo bene con noi stessi (e di conseguenza anche con gli altri), siamo pieni di  energia, entusiasmo e vitalità, e che quando siamo negativi, invece, la vita ci appare triste, insulsa e ci passa la gioia di vivere.

Da qualche parte avevo letto che il fatto di essere positivi o negativi è una condizione genetica; in pratica nasciamo con una predisposizione alla negatività o alla positività.

Dall’altra parte, però, sono certa che attraverso lo yoga e la meditazione sia possibile sviluppare un’attitudine alla positività, e iniziare a vedere la vita con altri colori.

#8 Ti verrà voglia di cambiare lavoro

Scherzo ovviamente… ma solo fino a un certo punto.

Di sicuro per me è stata così, ma ancora una volta questo non è un passaggio obbligatorio, nel senso che non tutte le persone che iniziano a praticare yoga finiscono poi con il cambiare lavoro.

Tuttavia, poiché con la pratica dello yoga si tende a sviluppare fiducia in se stessi e nelle proprie capacità, potrebbe essere che col tempo tu possa trovare il coraggio di iniziare un percorso di avvicinamento a ciò che avresti voluto sempre fare nella vita, e di andare alla ricerca del lavoro dei tuoi sogni.

Lo yoga, quindi, potrebbe aiutarti ad uscire dalla zona di comfort.

Capita spesso, infatti, che per paura di fallire, o di correre dei rischi, ci si accontenti fare un lavoro che non ci da soddisfazione, piuttosto che rischiare di cambiarlo, nascondendosi dietro alla garanzia di un reddito indispensabile per vivere.

Seguendo questo ragionamento, che ovviamente ha una sua logica, si tende tuttavia a rimanere al sicuro nella zona di comfort, la zona in cui ci si sente da una parte frustrati, poiché non si prova soddisfazione in ciò che si fa, dall’altra parte ci si sente sicuri, poiché la sicurezza economica ci tiene lontano da situazioni che potrebbero portare ansia e paura.

Iniziare un percorso yogico, da un lato potrebbe aiutarti ad acquisire una maggiore chiarezza mentale, e quindi a comprendere ciò che vorresti veramente fare nella vita, e dall’altro aiutarti a trovare il coraggio per inseguire i tuoi sogni.

…e per concludere:

Queste sono le principali motivazioni per le quali è meglio evitare di iniziare lo yoga 🙂 …. però mi piacerebbe mettere in chiaro una cosa, ovvero che non è detto che sia così per tutti.

Lo yoga, infatti, è un percorso personale, e ognuno lo vive in modo diverso.

Qualcuno potrebbe praticarlo solo per una questione di mantenimento e di benessere fisico; in questo caso lo yoga agirà solo a livello “fisico” e sarà un ottimo metodo per mantenersi in forma.

Per qualcun altro, invece, lo yoga potrebbe diventare anche il trampolino di lancio verso un percorso di crescita personale e spirituale, e allora potranno manifestarsi alcuni o tutti i cambiamenti che ti ho elencato in precedenza.

Se l’argomento ti interessa, ti suggerisco di dare una letta all’articolo: Lo yoga ci cambia, ecco come e perchè… dove abbiamo affrontato il tema del cambiamento in toni più “seri” rispetto a quelli scherzosi adottati in questo articolo. 🙂

Se invece hai voglia di iniziare seriamente a praticare yoga, e di prenderti l’impegno di farlo diventare parte della tua quotidianità, super… ho pronto il programma che fa per te!

Si chiama: 15 minuti di yoga al giorno per 30 giorni e nel corso di queste 30 esclusive lezioni sperimenteremo diversi tipi di yoga: alcune lezioni saranno più fisiche ed energiche, atre più meditative, altre più rilassanti.

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… e per concludere, ricordati di condividere questo articolo sui tuoi Social Network: contribuirai anche tu a mettere in guardia qualcuno! 🙂

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37 commenti su “Yoga: ecco perché non dovresti iniziare”

  1. Sarò un po più riflessivo…tralasciando gli effetti collaterali più superflui. Io penso che sta sorta di spiritualismo odierno e modaiolo abbia da un pò cominciato a darmi la nausea. Si predicano valori o ideali troppo generici per cose come la “pace interiore” o il “non condizionamento”. Quando poi magari alla fine si và a dare ascolto a persone che non solo condizionano, ma allontanano da quello che è il nostro proprio istinto…e si riempiono pure le tasche brillantemente. Io a sto punto preferisco più i preti e la chiesa. Qui si parla di cultura completamente orientale…non possiamo pensare di poterci mescolare in cosi poco tempo…anche perché fino a 10 anni fa ste nuove pratiche non se le cagava quasi nessuno.

    Rispondi
    • Caro Daniel, ciao, mi chiamo Luisa, e non faccio parte del team del sito.
      Il tuo messaggio mi ha lasciato perplessa e mi chiedo se l’abbia capito davvero: se vuoi dimmelo tu. Ciò che mi è arrivato e (non lo nascondo) un po’ mi ha irritato è stato il giudizio veicolato dalla scelta di alcuni termini che hai scelto.
      Lo yoga, secondo me, insegna il contrario: non giudicare se stessi e nemmeno gli altri, ma accettare. E se il giudizio tante volte arriva lo stesso, ciò non fa male a colui al quale è rivolto, ma soprattutto a chi lo espone. Secondo me, sarebbe dunque buono trasformarlo in qualcosa di diverso e costruttivo per entrambi. A te la scelta di come riuscirci, se sei capace di farlo. Forse se provassi a praticare, in questo sarai di sicuro vittorioso.
      Sono nuova di questo sito, ma ho passato gli ultimi giorni a dedicargli un po’ del mio tempo e dentro di me ho sentito molta gratitudine per la maestra Laura, perché condivide il suo pensiero con tutti noi, dedica molto spazio a ciascun iscritto e a tutti insieme, esegue il suo lavoro con gioia, gratitudine e in modo semplice ma approfondito, alla portata di tutti. Forse banalizzando il concetto, mi viene da pensare che sia un po’ un bodhisattva, che non si accontenta di stare bene per se stesso, ma aiuta gli altri a sentirsi altrettanto. Il fatto che tragga un guadagno in denaro dal suo lavoro lo trovo giusto, utile a che possa compiere compiutamente il suo proposito, e scorretto che lo si definisca un riempirsi le tasche.

      Ti abbraccio,
      Luisa

      Rispondi
    • Ciao!
      Grazie per il tuo commento, sarò felice di poterti consigliare.

      Considera che lavorare con i chakra è un approccio energetico, che spesso spiega e permette di trattare e riequilibrare sintomi e disturbi ritenuti irrisolvibili, andando a sciogliere le cause e permettendo di tornare ad una vita sana e serena.

      Spesso questi disturbi non sono altro che un forte segnale di un disagio o di uno stile di vita che non ci fa bene e non ci appartiene, e quindi anche una grandissima opportunità per imparare a prendersi cura di sé, amarsi ed accettarsi pienamente e trovare il proprio cammino.

      Detto questo, nell’articolo puoi trovare suggerimenti e consigli per riequilibrare il settimo chakra, per esempio le affermazioni che puoi scrivere su dei post-it e metterle sullo specchio, in modo che ogni volta che ti guardi, puoi leggerle e ripeterle.

      Inoltre, puoi provare le lezioni gratuite:
      – 7º Chakra (Sahasrara) – Lezione Breve (https://pro.yoganride.com/video/7-chakra-veloce/)
      – Meditazione per il 1º Chakra (https://pro.yoganride.com/video/1-chakra-meditazione-da-10/)
      e vedere come ti senti.

      Considera però che i chakra sono tutti collegati tra loro, per questo è importante non concentrarsi su un singolo centro energetico, ma lavorare in maniera più ampia e completa, soprattutto se il disturbo manifestato è forte.

      Per questo motivo, abbiamo creato il Programma Yoga e Meditazione per tutti i chakra (https://pro.yoganride.com/corsi-completi/chakra-programma-di-yoga-per-i-chakra/), un percorso che permette di trattare questi disequilibri a livello più profondo, attraverso una pratica completa e bilanciata che permette di riportare equilibrio ed armonia nei 7 chakra.

      Se sei interessato, puoi dare un’occhiata alla pagina del programma https://pro.yoganride.com/corsi-completi/chakra-programma-di-yoga-per-i-chakra/

      Spero di esserti stata utile e per qualsiasi cosa, sono qui, felice di poterti aiutare e consigliare.

      Buona continuazione & Namaste

      😊🙏🌟

      Rispondi
  2. Sono altamente convinta che lo yoga non faccia per me. Mi trovo benissimo nella mia imperfezione, nella mia inquietudine, nella mia voglia di strafogarmi un pollo arrosto con tante patatine fritte e sto altrettanto bene quando odio immensamente qualcuno. Tuttavia, pratico con costanza il nuoto e lunghissime, talvolta impegnative, passeggiate…e questo mi basta per rimettermi in sesto. Lo yoga minierebbe seriamente il mio equilibrio, continuerò a non praticarlo e a sghignazzare di chi lo pratica. Ciaooo

    Rispondi
    • Ciao Anna,
      ti ringrazio per il tuo commento.

      Mi fa super piacere che tu abbia trovato la tua dimensione ed è chiaro che lo yoga non è un obbligo ma una scelta personale, quindi, se ti trovi bene con ciò che fai e come lo fai, perfetto, avanti così!

      Io di certo non sghignazzerò di te ma ti guarderò con stima perchè non è da tutti trovare e mantenere il proprio equilibrio, sentirsi bene con sè stessi, avere il coraggio di esprimersi liberamente e sapere ciò che si vuole, complimenti!

      Buona continuazione e buona vita.

      Rispondi
  3. Anche se può sembrare irreale ed esagerato, io posso dire con franchezza che lo yoga ti cambia davvero la vita. Nel mio caso in particolare la pratica mattutina (io, che avevo bisogno almeno di due sveglie per alzarmi…) è stata fonte di un benessere fisico e psichico realmente misurabile, con fatti veri. Se posso, cambierei solo la parola “accontentarsi” con “riconoscere l’armonia e l’equilibrio in tutto ciò che abbiamo e siamo”. Grazie per l’articolo.
    Teodora

    Rispondi
    • Ciao Teodora,
      grazie per il tuo commento. Mi fa molto piacere che tu abbia toccato con mano i cambiamenti ed il benessere che lo yoga porta con sè.
      Grazie anche per il suggerimento di queste bellissime parole:
      “riconoscere l’armonia e l’equilibrio in tutto ciò che abbiamo e siamo”
      Buona continuazione e ci vediamo alla prossima 😉

      Rispondi
  4. Ciao Laura,
    Ho avuto sempre una curiosità verso lo yoga e la cultura orientale. La mia domanda però è questa . Avendo avuto la scoliosi da piccola e c’è l ho ancora molti sport non posso praticarlo, lo yoga invece potrei farlo?

    Grazie .
    Rosita

    Rispondi
    • Ciao Rosita,
      grazie per il tuo commento, sarò felice di risponderti.
      La realtà è che tutti possono praticare yoga però, bisogna scegliere lo yoga giusto.
      In riferimento alla tua condizione, il tipo di yoga più indicato è quello terapeutico.
      Ciò significa che è possibile strutturare una sequenza specifica di posizioni per la scoliosi. Per questo motivo, se dovessi aver voglia di iniziare, ti consiglierei di rivolgerti ad uno yoga terapeuta, oppure ad un insegnante di Iyengar yoga.
      Buona continuazione 😉

      Rispondi
      • Grazie mille Laura. Pensero’eventualmente a questo tipo di scelta 🙂

        Rispondi
        • Grazie a te 🙂
          Buona continuazione e Namaste ???

          Rispondi
  5. Onestamente mi sembra a dir poco esagerato.
    Non metto in dubbio che ci possano essere dei benefici significativi praticando yoga ma i modi in cui vengono presentati i vari punti risultano essere alquanto propagandistici, su modello di slogan semplicistici e assoluti.
    “Fate yoga risolverete i problemi della vostra vita”.

    Rispondi
    • Cio Gio,
      grazie per il tuo commento.
      Con questo articolo non è mia intenzione comunicare alle persone che con lo yoga si possono risolvere tutti i problemi della vita ma semplicemente ho voluto riportare in modo ironico, le trasformazioni che, per esperienza personale, lo yoga mi ha portato.
      Ciò che vi racconto, è quello che è successo a me (ed anche a molti altri ….) e chiaramente non posso garantire che possa succedere lo stesso per tutti. Buona giornata e Namaste

      Rispondi
  6. Articolo molto interessante, avrei qualche domanda. Io dopo il parto ho un mal di schiena tremendo e sento tanto la necessità di fare qualche sport per riprendere la postura del corpo giusta e eliminare questo dolore costante. Il problema è il prolasso utero/vescica che mi impediscono di fare qualsiasi attività fisica movimentata.perfino camminare è controindicato. Secondo te, lo yoga lo potrei praticare senza recare danno ulteriore?
    In attesa di una gentile risposta, saluto.
    Simona

    Rispondi
    • Ciao Simona,
      ti ringrazio per il tuo commento.
      Credo che lo yoga possa fare anche al caso tuo però è importante scegliere lo yoga giusto.
      Infatti, esistono molti stili di yoga e ciò che differenzia uno stile da un altro sono: il ritmo della lezione, l’intensità, la scelta e la successione delle posizioni.
      Troverai quindi stili che sono molto impegnativi dal punto di vista fisico come l’ashtanga yoga, vinyasa yoga e bikram (e quindi che non fanno al caso tuo in questo momento), ed altri stili meno impegnativi come l’Hatha yoga, Yin yoga, yoga gentile.
      Inoltre, considera che esistono anche degli esercizi specifici per tonificare il pavimento pelvico, come quella che puoi trovare tra le lezioni disponibili riservate agli iscritti.
      Nel caso volessi iniziare questo percorso con me, potrei fare una selezione delle lezioni adatte alla tua condizione (chiedendo comunque parere al tuo medico).
      Buona continuazione, spero di esserti stata utile e nel caso ti dovesse interessare approfondire la cosa, possiamo sentirci in privato. Questo è il mio indirizzo mail: laura@yoganride.com
      Buona giornata, un abbraccio?

      Rispondi
  7. Ciao Laura, ho trovato il tuo post molto interessante e pieno di verità. Tutto quello che affermi affonda le radici nel lungo sentiero che dovrebbe portare all’illuminazione (chissa tra quante vite!!). La strada è lunga e tortuosa spesso inciampo ma mi rialzo con nuova energia e forza continuando imperterrito. Namastè.

    Rispondi
    • Ciao Giuseppe,
      mi fa piacere che condividi le mie impressioni ed hai proprio ragione… la strada è lunga e tortuosa ma nonostante tutto è davvero un occasione preziosa poterla percorrere con consapevolezza.
      Buona continuazione 😉

      Rispondi
  8. A causa di un incidente ho riportato la frattura scomposta del piatto tibiale, ho un’ernia cervicale e una delle mani operata male per m Dupuytren, ma non mi fermo. Se non riesco ad eseguire tutti gli asana perfettamente, non importa, però tutto il mio corpo e il mio spirito traggono benessere e positività. Bacio, namaste’

    Rispondi
    • Ciao Milena,
      Complimenti per la tua positività, sono sicura che lo yoga ti aiuterà moltissimo a recuperare.

      Anche se non riesci a fare tutti gli asana poco importa.
      Ogni asana ha grandi benefici e non c’é bisogno di praticarli tutti o saperli eseguire perfettamente per ottenerne benefici.
      In piú, lo yoga non é fatto solo di posizioni ma anche di tecniche di respirazione, meditazione, gesti delle mani, ecc… Tutte cose che si possono benissimo fare anche con alcune limitazioni fisiche.
      Buon recupero, un abbraccio e Namasté

      Rispondi
  9. Che bell’articolo, giusta dose di saggezza ed ironia ! Difficile uscire dalla propria zona di comodo, ma i risultati sono certi per chi ripone la propria fiducia in una pratica costante e duratura. Allora scoprirà che non c’è niente da aver paura e che oltre il proprio naso c’è un mondo infinitamente più stimolante e ricco, sia interiore che esteriore.

    Rispondi
    • Wow, grazie per le tue splendide parole!
      Ehh già, non c’é proprio niente da temere, c’é solo un mondo fantastico.
      Buona giornata.

      Rispondi
  10. tutto molto vero, ma c’è una realtà le persone anziane e affette da coxoartrosi o che hanno subito interventi all’anca dubito riescano a praticare le asana, mentre meditazione e respirazione o la meditazione camminata possono risultare utili a tutti

    Rispondi
    • Ciao Silvia,
      Concordo con te sul fatto che non tutti gli asana possono essere eseguiti da tutti.
      Ad ogni modo, si possono scegliere delle posizioni che non riguardano la parte del corpo affetta da disturbo…ma lascia che mi spieghi meglio.
      Per esempio, nel caso di intervento chirurgico all’anca, si può optare per posizioni che lavorano sulla parte alta del corpo, come delle semplici rotazioni dei polsi, delle spalle o del collo.
      Questi esercizi si rivelano molto utili a mantenere le articolazioni del corpo lubrificate e a prevenire osteoporosi, artrite ecc…
      Si tratta quindi di saper scegliere le posizioni corrette o se si segue un corso, di evitare di fare quelle che non fanno al caso nostro.
      Per il resto, la meditazione, le pratiche di rilassamento guidato, i mudra e gli esercizi di respirazione sono davvero molto efficaci e utili anche per chi non ha possibilità motoria.
      Ti auguro una splendida giornata e ti ringrazio per il tuo commento :)))

      Rispondi
  11. Ciao Laura..ti ringrazio dei consigli e dei cambiamenti che descrivi con grande passione a chi e per chi vuole iniziare un percorso sui sentieri dello Yoga…si! proprio di sentieri, poichè la scienza e filosofia dello yoga abbraccia molti “livelli”. Nato in oriente e tramandato poi in occidente, la filosofia dello yoga è stata, come dire, “Occidentalizzata”, è stata adattata ai nostri tempi e modelli di vita.Vedo la tendenza di molti praticanti (anche insegnanti) a non trascendere la parte fisica dello yoga (hata yoga) per passare al secondo livello che riguarda al liberazione dello Spirito dai legami dell’ego…dopo di che si intraprende il sentiero della Meditazione trascendentale via Maestra per ottenere quella Unione corpo-mente per cui lo yoga è nato…purtroppo la maggior parte di chi pratica yoga ha una visione ridotta del fine che esso si prefissa, colpa anche degli insegnamenti sbagliati che sono stati tramandati in occidente fra insegnanti e allievi…Oggi lo yoga,insegnato, riguarda soltanto il puro esercizio fisico con tutti gli indubbi benefici che ne comporta…,ma rimane pur sempre una disciplina incompleta ,poichè mancante della parte spirituale, cioè,la ricerca della nostra vera essenza…

    Rispondi
    • Grazie Mario per le tue parole 🙂
      Concordo con il fatto che per molte persone lo yoga rimane un puro e semplice esercizio fisico e A volte non viene insegnato il suo vero obiettivo.
      Ad ogni modo, anche se viene praticato a questo livello e non come mezzo di evoluzione spirituale, trovo che comunque porti benessere e questo é un bene per tutti.
      Ti auguro una splendida giornata. Namasté

      Rispondi
  12. Ciao Laura! All’inizio per me lo yoga era ricerca del benessere fisico, poi mi sono resa conto che la pratica diventava sempre più “interiore”. Questo ha comportato dei piccoli cambiamenti graduali nel mio modo di vedere le cose e nel mio stile di vita…ma a distanza di qualche anno, se mi guardo indietro, vedo che questi cambiamenti non sono stati proprio così “piccoli”…anzi sono stati una vera e propria rivoluzione! Non mangio più come prima, non compro più le cose che compravo prima, non vedo più il mondo e le persone come le vedevo prima…insomma sono diventata una persona diversa…e il viaggio continua ?

    Rispondi
    • Grazie Cristina,
      …ecco perchè non avresti dovuto iniziare a fare yoga :)))
      Scherzo ovviamente e ti auguro uno splendido viaggio, sarà un piacere poterti fare compagnia sul tappetino 😉
      Alla prossima e buona giornata!

      Rispondi
  13. Complimenti!!!! nello yoga vedi tutto e non riesci a percepire e vedere il tuo “ESSERE”

    Rispondi
    • Grazie Paolo,
      già, lo yoga è una gran scuola di “essere”. Buona continuazione e alla prossima 😉

      Rispondi
  14. Verissimo!!!! Simpatico articolo! ..credo anche , che lo yoga sia vita, movimento, sapersi muovere nella vita che cambia …. Quando le buone abitudini che ci insegna lo yoga diventano esse stesse delle gabbie, dei schemi , dai quali si ha timore di uscire allora l essenza dello yoga è persa . A quel punto la dipendenza dalla sigaretta o dal saluto al sole mattutino è lo stesso meccanismo mentale. Voglio dire che possiamo anche decidere di goderci una bella mattinata nel letto senza sentirci per questo poco yogin , l importante è avere la consapevolezza di ciò che faccio e decido . Grazie di cuore Roberta

    Rispondi
    • Ciao Roberta,
      grazie per il tuo commento devo dire che mi ha fatto riflettere molto e lo condivido in pieno.
      “L’importante è non creare le stesse gabbie mentali” è un bellissimo punto di vista. Come sempre, si tratta di mantenere un equilibrio tra le cose, evitando di diventare estremisti o serrati.
      Grazie mille per le tue parole, ti auguro una splendida giornata e alla prossima 😉

      Rispondi
  15. Cambiare lavoro……verissimo!

    Rispondi
    • Evvaiii Emanuela, anche tu sei caduta nella trappola :)))
      Buon viaggio e Namaste!

      Rispondi
      • Ciao Laura,
        Che bell’articolo! Ancora non provato tutti i punti, ma volevo chiederti qualche informazione in più sul cambio di lavoro. E poi volevo sapere dove hai fatto i corsi di yoga.
        Grazie,
        Antonella

        Rispondi
        • Ciao Antonella,
          grazie mille :))) sono felice che l’articolo ti sia piaciuto.
          Per quanto riguarda la mia formazione yoga, visitando questa pagina trovi tutti i dettagli
          mentre, per il punto “dolente” del cambio di lavoro, sarei felice di parlartene più nel dettaglio.
          A questo proposito hai qualche domanda specifica da farmi?
          Se preferisci puoi anche scrivermi in PVT a questo indirizzo laura@yoganride.com
          Ti auguro una splendida giornata e alla prossima 😉

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  16. ciao Laura, ti ho letto con piacere,io pratico yoga da un po di anni ma è solo negli tempi che ho acquisito una consapevolezza meravigliosa di quello che faccio grazie agli insegnamenti della mia maestra, questi 8 punti sono fondamentali io cerco di seguire una vita assolutamente sana e corretta a livello spirituale mi ha aiutato molto a crescere interiormente e a superare crisi e blocchi che avevo………ma il viaggio continua,ciao un abbraccio……..

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    • Ciao Stefania,
      grazie mille per il tuo commento. Mi fa super piacere che lo yoga ti abbia aiutata a crescere interiormente e superare le difficoltà… questo post ha un’impronta ironica ma in realtà ci sarebbe molto da dire anche riguardo questo argomento.
      Lo yoga è davvero magico! Buon viaggio, un abbraccio e Namaste :))))

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