Pranayama yoga: la respirazione della luna

Certe giornate nascono proprio con la luna storta.

Capo, clienti, colleghi, tecnologia, traffico, mogli, mariti e figli decidono sistematicamente di farci la guerra… e non uno per volta, ma tutti assieme.

Sono quelle giornate in cui pensiamo di essere sul punto di esplodere, di mollare tutto e, finalmente, una volta per tutte, scappare in Brasile e aprire un bar sulla spiaggia.

In realtà non lo facciamo mai – o quasi – e finiamo con il tenere duro, con l’accettare la luna negativa, e aspettiamo tempi migliori.

In fondo, si tratta soltanto di stress, giusto?

Giusto.

Però lo stress può e deve essere in qualche modo girato a nostro vantaggio, altrimenti finisce con il consumarci.

Per farlo lo yoga ci mette a disposizione diverse tecniche di Pranayama: una di queste si chiama Chandra Bedha Pranayama, ovvero la Respirazione della Luna, e in questo post ti spiego cos’è e come si pratica.

Prima di passare alla spiegazione teorica e pratica di come funziona questa respirazione, ti ricordo che per gli abbonati a Yoga n’ Ride è disponibile una speciale lezione nel corso della quale vedremo come si esegue questa tecnica: La respirazione della luna

Chandra Bedha Pranayama

Se hai avuto modo di praticare Chandra Namaskara, ovvero il Saluto alla Luna,  ti ricorderai che “Chandra”, in sanscrito significa” luna”.

La parola “Bedha” invece significa perforante, e con Pranayama si intende una componente fondamentale dello yoga, quella che ci permette di assorbire e controllare il Prana, ovvero l’energia vitale.

Stress e respirazione

Come abbiamo detto in post precedenti, lo yoga stabilisce che nel corpo esistono due grandi canali energetici: Ida e Pingala.  Ne abbiamo parlato nel post sulla respirazione a narici alternate.

Pingala nadi è il canale energetico associato all’energia del sole, è positivo, creatore, generatore di energia.
Viene stimolato attraverso la respirazione Surya Bedha Pranayama e i suoi effetti stimolano la vitalità, risvegliando la forza energetica dentro di noi.

Ida Nadi invece è il canale energetico associato all’energia della luna, femminile, negativa, generatore di calma e tranquillità, ed è stimolato attraverso la respirazione Chandra Bedha Pranayama. (Fra poco ti spiegherò come farla.)

Praticare questa respirazione nei momenti di stress è molto utile per ritrovare calma, tranquillità, ma soprattutto rilassatezza.

Va da sé che, una volta terminata questa pratica, se eseguita con la giusta predisposizione, ci risulterà più facile vedere le cose, le persone e gli accadimenti sotto un’altra prospettiva. E quindi interagire con questi fattori in maniera totalmente diversa. Che poi è la chiave per combattere lo stress.

Potrà sembrare banale, ma secondo me ha un sacco di senso.

Voglio dire, trovare la forza di cambiare il come noi interagiamo con i fattori esterni e di gran lunga più semplice che tentare di cambiare e adattare a nostro piacimento le volontà di fattori che non possiamo controllare, giusto?

Come diceva James Joyce:

“La vita è come un eco: se non ti piace quello che ti rimanda, devi cambiare il messaggio che invii.”

La realtà è che l’energia, la forza e la lucidità mentale per affrontare le difficoltà e gli imprevisti della vita sono, nella maggior parte dei casi, già dentro di noi. Il compito di questa e di altre tecniche yoga è quello di andarle a scovare, attivarle, metterle in luce e permetterci di utilizzarle.

E c’è di più: per capire se funziona – e io ne sono convinta – ti basta semplicemente provare.
L’impegno che ti viene richiesto, in termini di tempo, è minimo.

E in più è gratis. Mica male, eh?

Altri benefici di Chandra Bedha Pranayama

  • Rende la mente calma e stabile.
  • Utile in caso di tensione mentale, pressione alta, malattie cardiache.
  • Prepara la mente alla meditazione.
  • Riduce il flusso della bile e di conseguenza il calore corporeo.
  • Calma e rinvigorisce i nervi.
  • Pulisce i seni nasali.

Come si fa

Se decidi di voler eseguire questa pratica, per prima cosa ti consiglio di ritagliarti un tuo “spazio yogico”. Scegli un posto tranquillo, dove sai che non potrai essere disturbato.

Non c’è bisogno di andare in cerca di una grotta o di un ashram. Anche il tappeto di casa va bene, o un angolo del parco. Ciò che importa è che sia una zona dove tu ti senta a tuo agio e rilassato.

Scegli una posizione comoda: seduto a gambe incrociate, o su una sedia e utilizza dei supporti come un cuscino o un blocco yoga da mettere sotto le chiappe. In questo modo la tua colonna sarà bella diritta e non sentirai fastidi durante la pratica.

Pronto? Yeah, iniziamo

nasagra-mudra

  • Rilassa le mani sulle ginocchia e inizia a portare l’attenzione al tuo respiro
  • Rilassa la mandibola, il collo, le spalle
  • Esegui qualche ciclo di respirazione yogica completa, 2 o 3 respiri sono sufficienti per calmare la mente e farti fare una pratica più efficace. 
  • Con la mano destra esegui Nasagra mudra (nella foto sopra), oppure appoggia il dito indice e medio sulla fronte. Utilizza il pollice per tappare la narice destra, usa l’anulare e il mignolo per chiudere la narice sinistra.
  • Tappa la narice destra
  • Inspira lentamente e senza forzare dalla narice sinistra
  • Alla fine dell’inspirazione, tappa tutte e due le narici e trattieni il respiro per 5 secondi.
  • Lentamente espira dalla narice destra.

L’aria entra sempre dalla narice sinistra ed esce dalla destra.

Questo rappresenta un ciclo. Pratica fino a 10 cicli, ma non cadere in tentazione di importi un numero e di pensare solo a quello. Cerca piuttosto di mantenere la concentrazione al respiro e fare in modo che la pratica sia piacevole.

Appena ti  stufi e capisci che la mente è partita per la tangente, e non ne hai più voglia, con calma fermati e accetta i tuoi limiti. Con il tempo e con la pratica diventerà più facile mantenere l’attenzione per un periodo di tempo maggiore.

Consigli per la pratica

Come per tutte le tecniche di respirazione, prima di gettarsi a capofitto nella pratica è meglio parlarne con un’insegnante; soprattutto se sei una persona di natura introversa e irrequieta.

Ad ogni modo, ti elenco alcuni consigli per la pratica di Chandra Bedha Pranayama:

  • Evita di eseguirla d’inverno ma praticala durante l’estate o i periodi caldi.
  • Non eseguirla lo stesso giorno in cui pratichi anche Surya Bedha Pranayama.
  • Se non ti senti a tuo agio quando trattieni il respiro, esegui Chandra Bedha senza ritenzione. E’ comunque efficace.
  • Se sei in gravidanza, Chandra Bedha fa bene a te e al tuo bambino, ma ricordati di eseguirla senza ritenzione del respiro.
  • La respirazione dovrebbe essere piacevole. Non dovresti avvertire la sensazione di bisogno d’ossigeno o altro. Se per qualunque ragione non dovesse esserlo, semplicemente evita di farla.
  • Se ti è impossibile respirare solo attraverso una narice, respira normalmente (anche dalla bocca se necessario) e immagina il flusso dell’aria che con l’inspiro entra nella narice sinistra e con l’espiro esce dalla narice destra. Questa tecnica è molto potente perché allena la mente a rimanere vigile ed attenta.

Come per Surya Bedha Pranayama (la tecnica di respirazione che stimola la vitalità), anche per Chandra Bedha Pranayama vale la stessa regola: se condividi l’articolo sui tuoi social network, la pratica risulterà più efficace.

🙂 Scherzo ovviamente …

Buona pratica, Enjoy!

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4 commenti su “Pranayama yoga: la respirazione della luna”

  1. Grazie. Dare insegnamenti è la più alta forma di amore

    Rispondi
    • Grazie mille Graziella per le tue splendide parole,
      mi hanno regalato un sorriso e tanta gioia nel ?
      Buona giornata e ci vediamo alla prossima, besitos ??

      Rispondi
  2. Appena riesco a fare il mudra ci provo!

    Rispondi
    • Don’t worry, se il mudra non ti esce in alternativa puoi appoggiare il dito indice della mano destra in mezzo alla fronte ed usare: il pollice per tappare la narice destra, l’anulare e il mignolo per tappare la narice sinistra…ora non hai più scuse 😉

      Rispondi

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